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Mostrando postagens de outubro, 2015

IL CIRCO

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La parola circo deriva dal latino circus che, in relazione alla forma dei circhi antichi, vuol significare "cerchio". Molte figure circensi sono subito collegate a dei segni forti: il trapezista al sogno di volare, il giocoliere alla velocità, l’ammaestratore allo sprezzo del pericolo, la cavallerizza alla sensualità, etc. Figure che nel corso degli anni hanno indossato con tale assiduità gli stessi costumi da farli diventare quasi delle maschere, come nella Commedia dell’Arte. Una delle prime definizioni della lingua italiana, nel 1865, dice: “baraccone mobile ove si danno spettacoli con animali ammaestrati e giochi vari”. Oggi la definizione appare chiaramente obsoleta, ma anche per quei tempi era fuorviante, perché non cita lo specifico della clownerie, dimentica che il circo è nato stabile e con la parola “baraccone” non rende giustizia ad alcuni prodigi di architettura che già allora permettevano ai circensi di spostarsi. Non serve essere linguisti per capire

LA STORIA DEL CANTO

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Già nel pensiero platonico si afferma il valore educativo del canto; nella storia della pedagogia, tale valore viene variamente ribadito: dagli educatori della Riforma, fra cui Lutero, dai quali il canto, considerato disciplina altamente educativa, fu introdotto nelle scuole per il popolo, alla riforma Gentile (1923) nella quale l'insegnamento della musica e del canto venne strutturato in un programma di educazione teorica e pratica, fino a R. Agazzi che nell'Abbicì del canto educativo espone le sue teorie in proposito considerando l'attività del canto inserita, insieme alla lingua e alla recitazione, in un unico processo espressivo che l'insegnante deve stimolare e guidare. Insieme alla musica in genere, il canto è determinante nella creazione di un ambiente di “scuola serena”, quale la scuola attiva e le prospettive di una scuola permanente richiedono. Dal punto di vista strettamente didattico, il canto è da sempre considerato come propedeutico all'apprendim

GIOCHI "ANTICHI"

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All’inizio del 900, Cross, sostenne che il gioco non è altro che una sorta di esercizio utilizzato per sviluppare delle attività motorie e mentali dell’individuo; inoltre giocare consente al bambino di comprendere la realtà interna e quella a lui esterna (mondo dal quale è ancora escluso) e questo gli permette un buon adattamento in quanto acquisisce con costanza nuove competenze. Il gioco del mondo, Quadrato o Campana- Tracciare sulla terra battuta un quadrato diviso in sei parti uguali in cui si lancia un sasso piatto. Lo si deve raggiungere saltando su una gamba sola ed evitando di toccare la riga tracciata. Al telefono - Si prende un rocchetto di filo e due barattoli da forare. Poi si fa passare il filo in uno dei due fori e lo si annoda a una estremità. Un giocatore si posiziona in un punto con latta e filo legato, l'altro si sposta fin dove giunge la voce e si comincia a parlare. La Cavallina - Un gioco di squadra: gli appartenenti alla prima si mettono in fila co

LA CORRIDA

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LA VIOLENZA SUGLI ANIMALI "ISTITUZIONALIZZATA", CIOÈ' ACCETTATA, PROMOSSA E ORGANIZZATA DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI, DAL GOVERNO E DALLA COMUNITÀ' EUROPEA, PUÒ' AGGRAVARE LA TENDENZA AD UN COMPORTAMENTO AGGRESSIVO NEI CONFRONTI DEGLI ANIMALI E ANCHE DEGLI UOMINI. LA TAUROMACHIA E' INDICE DI SOTTOSVILUPPO E DI ARRETRATEZZA. ASSISTERE AD UNA CORRIDA SI RISCHIA DI SVILUPPARE INCLINAZIONI CRUDELI E VIOLENTE FATALI ALLA SALUTE MENTALE. Vasellina negli occhi per annebbiare la vista e sulle mucose per provocare fastidio e bruciore. Testicoli sollecitati da spilli acuminati, limatura delle corna per amplificarne la sensibilità e torture gratuite per indebolire e innervosire il toro. Il tutto con il consenso della Comunità Europea che ogni anno, a fronte di 129,6 milioni di euro, finanza questa tortura legalizzata con i soldi dei cittadini europei, italiani compresi. Mercoledì 28 ottobre potrebbe segnare la svolta: a Strasburgo si vota in Plenaria il Bilancio

IL MAMMO

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Del «mammo» si iniziò a parlare con insistenza quando uscì «Mrs. Doubtfire», il film in cui Robin Williams si camuffava in un’attempata governante pur di continuare a vedere regolarmente i propri figli dopo il divorzio dalla moglie: in quel ruolo si ritrovava a cucinare, fare pulizie, organizzare la vita dei ragazzi. Da allora questo nomignolo non ce lo siamo più levati di mezzo. I «mammi» sarebbero «lavoratori casalinghi che si occupano della gestione di figli e casa, invece che lavorare sotto padrone fuori dalle mura domestiche». Penso che sia già abbastanza fastidiosa l’equiparazione mamma-casalinga, che rimanda ad un’epoca per fortuna trapassata in cui la donna poteva essere solo l’angelo del focolare e l’uomo l’unico titolato a provvedere al sostentamento della famiglia. Ancora più fastidioso è l’automatismo per cui se un uomo si occupa assiduamente dei figli diventa subito un «mammo». Le cose sono molto cambiate nel corso degli anni. I padri di oggi sono molto diversi d

L'Arte Del LATO B

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L’Arte Tradizionale era l’espressione di una tensione verso l’alto, era riproduzione, mimesis di un Ordine metafisico, che si esprimeva attraverso la ricerca dell’Armonia. Armonia, forma che con il lavoro l’uomo dava alla materia su cui operava. Armonia, forma che l’uomo- poichè ad ogni azione verso l’esterno corrispondeva una “azione” interiore- cercava di affermare all’interno di sè. Solo in età moderna l’uomo ha potuto vedere l’arte come mera estetica. La parola estetica deriva dal greco aisthesis, sensibilità, percezione dei sensi. Indica pertanto una facoltà irrazionale, piacere sensoriale che scaturisce una reazione, che si risolve e non va oltre l’esperienza corporea, o al più psichica, delle qualità fisiche delle cose; opposta è la concezione tradizionale della contemplazione, come godimento dell’Ordine nelle cose stesse. Dunque, la concezione moderna sostiene che l’arte abbia a che fare con il “sentire” irrazionale e non con il conoscere intellettuale (in senso guenonian

LA STORIA DELLA MUSICA

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La musica può essere rintracciata in tutte le culture, dei luoghi e periodi più disparati. Fonti attestano la sua esistenza almeno 55.000 anni fa, col principio del paleolitico superiore, e alcuni studiosi ipotizzano la sua nascita in Africa, quando le prime comunità umane conosciute si iniziarono a disperdere sul globo. La storia della musica è una branca della musicologia e della storia che studia lo sviluppo cronologico di idee e convenzioni musicali nei differenti popoli, con particolare riguardo alla musica d'arte di tradizione occidentale, ed è pertanto una disciplina diffusa nelle università e nelle scuole di musica di tutto il mondo. Il problema della determinazione dell'epoca che ha visto nascere la musica è ovviamente connesso con la definizione di musica che si sceglie di adottare. Mentre, infatti, per un sistema teorico di organizzazione dei suoni, collegato a precisi riferimenti estetici, dobbiamo attendere l'antica Grecia, per la prima comparsa di sing