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CASTELLI DI SABBIA

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Il materiale utilizzato per realizzare un castello può essere sia semplice sabbia di mare impastata con acqua che sabbie di cava o di fiume (sempre sabbie naturali). Queste ultime sono perfette per la realizzazione di opere che possono durare anche anni (nella città di Minamisatsuma, Kagoshima, in Giappone c'è una scultura che ha 25 anni) perché contengono una piccola percentuale di limo (circa il 10%, sabbie debolmente limose) che funge da collante naturale. Un'altra caratteristica che rende una sabbia ottima per la realizzazione di queste opere è data dalla forma dei granelli che la compongono: una forma a spigoli vivi è l'ideale per garantire una perfetta coesione tra granelli. Per avere una semplice idea di ciò è sufficiente depositare due quantità uguali di sabbie diverse perfettamente asciutte e lavate su di una superficie liscia e notare il "cono" che queste producono. Un cono più alto è indice di una sabbia migliore. L'altro elemento indispensa...

I BAMBOCCIONI

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Bamboccioni, per quanto molti possano ritenere il contrario, non è uno dei tanti neologismi a cui i nostri politici ci hanno abituato, ma un termine esistente da alcuni secoli, per quanto poco usato nei tempi moderni. Fu Tommaso Padoa Schioppa (1940-2010), nell’ottobre del 2007, a dargli nuova vita reinserendolo con forza nella parlata corrente. All’epoca, Padoa Schioppa era il ministro delle Finanze del governo Prodi e, nel corso di un’audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, ebbe a dire: “Mandiamo i bamboccioni fuori di casa. Incentiviamo a uscire di casa i giovani che restano con i genitori, non si sposano e non diventano autonomi. È un’idea importante“. Il ministro, molto probabilmente, non aveva alcun intento polemico, ma fu sommerso da una valanga di critiche, peraltro bipartisan; il commento più “buono” fu di Walter Veltroni che parlò di “battuta infelice“. L’allora capogruppo dei Verdi-Pdci al Senato, Manuela Palermi, non gradì molto l’uscita del mini...