GAM GAM
Gam-Gam-Gam Ki Elekh
Be-Beghe Tzalmavet
Lo-Lo-Lo Ira Ra
Ki Atta Immadì
Ki Atta Immadì
Šivtekhà umišantekhà
Hema-Hema yenahmuni
Hema-Hema yenahmuni
Anche se andassi
nella valle oscura
non temerei alcun male,
perché Tu sei sempre con me;
Perché Tu sei il mio bastone, il mio supporto,
Con Te io mi sento tranquillo.
Gam Gam è una canzone scritta da Elie Botbol che riprende il quarto versetto del testo ebraico del Salmo 23.
Una lunga tradizione attribuisce la paternità del salmo a re Davide, in quanto anche nella Bibbia si afferma che egli stesso, da giovane, sia stato un pastore. Nel Salmo 23, Davide dimostra di “conoscere” Dio, Egli è fonte di coraggio e conforto anche nei momenti più bui dell’ esistenza (Anche se andassi nella valle oscura), ma colui che lo ha scelto come proprio “supporto”,non ha nessun timore (Tu sei il mio bastone, il mio supporto), sa che Dio infonderà coraggio (non temerei nessun male) proprio perché la Sua presenza è costante, e infonde serenità d’animo (perché Tu sei sempre con me con Te io mi sento tranquillo).
Il testo viene tradizionalmente cantato dagli ebrei durante lo Shabbat. La canzone è diventata anche un simbolo, uno degli “inni” più toccanti dell’Olocausto che riguardò più di un milione e mezzo di bambini uccisi dai nazisti, cantata da scolaresche nel Giorno della Memoria.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
La canzone fa parte della colonna sonora del film Jona che visse nella balena di Roberto Faenza. Nella pellicola il canto viene insegnato dalla maestra a Jona e agli altri bambini nel lager. È cantata dal coro franco–israeliano Chevatim e diretta dal direttore Elie Botbol. Nella versione resa famosa dal film, l’arrangiamento è in klezmer, uno stile musicale ritmato e con orchestrazione complessa, originario delle comunità ebraiche yiddish dell’Europa centro-nord-orientale.
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