THE CLASH , A 30 ANNI DAL CONCERTO DEL VIGORELLI

THE CLASH

MOSTRA DI MEMORABILLA
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THE CLASH: A 30 ANNI DAL CONCERTO DEL VIGORELLI "MILANO BRUCIA" IMPOSSIBILE MISSION TOUR 1981-2011 -MOSTRA DI MEMORABILLA-
TEATRO - PROIEZIONI - DJ SET - CONCERTI > 11-12-13-14-15 MAGGIO 2011 @ARCI BITTE via Watt 37, Milano.

I Clash si formano a Londra nel 1976, durante la prima ondata del punk britannico. Mick Jones dall'età di dodici anni strimpella una chitarra e ascolta New York Dolls e Mott the Hoople grazie ai dischi di vinile che sua mamma gli spediva regolarmente dall'America, dove era scappata insieme a un soldato statunitense; più avanti forma un gruppo, i London SS, nel quale transiteranno personaggi che saranno in prima fila nel punk inglese quali Brian James, Rat Scabies (in seguito entrambi nei Damned) e Tony James (Generation X).

Conosce Bernard Rhodes (Bernie), che in breve diventa il manager dei London SS. L'apporto di Bernie al gruppo si rivela fondamentale nelle scelte iniziali e per il grande contributo stilistico.

Contemporaneamente un ragazzo dal look originale fa un provino come cantante: si tratta di Paul Simonon. Paul rappresenta il classico "rude boy", fascinoso ma con nessuna esperienza musicale. Bernie, un giorno, lo vide entrare in sala prove: un ragazzo alto, biondo, con l'espressione da duro era perfetto per il gruppo. Sarà proprio Jones ad impartirgli lezioni di basso, dopo alcuni disastrosi tentativi con la chitarra. Il gruppo è formato da Jones alla chitarra, Simonon al basso, Keith Levene alla chitarra.

Come cantante, guidati dal manager Bernie, i quattro reclutarono Joe Strummer dai 101'ers ("Tu vai bene", gli dissero, "ma il tuo gruppo fa schifo". Si racconta che Rhodes diede a Strummer 48 ore di tempo per firmare, ma lo richiamò per avere una risposta in 24 ore). Joe Strummer (letteralmente "Joe lo strimpellatore"), nato ad Ankara da buona famiglia a differenza dei soci. Si racconta che Joe stava camminando per strada quando Mick e Paul gli vennero incontro e Mick lo apostrofò in modo poco ortodosso, per il suo essere borghese. Joe rimase colpito dal ragazzo rude e quando scoprì che suonava nel gruppo in cui era stato chiamato si affrettò a contattare Bernie. Joe era dotato di una voce roca e graffiante e un'ottima capacità di scrivere testi. Saranno queste doti, tra le altre, a caratterizzare lo stile inconfondibile dei Clash ed a conferirgli il successo raggiunto.

I ragazzi erano installati in un edificio abbandonato, adibito a sala prove, il Rehearsal Rehearsals, che divenne la base operativa del gruppo. Alla batteria venne chiamato Terry Chimes.

Fu cosi che i Clash - nome pensato da Simonon dopo aver notato che il termine ricorreva in tutti i giornali - ebbero inizio.

Il loro primo concerto fu il 4 giugno del 1976 al Black Swan di Sheffield come spalla dei Sex Pistols. Il concerto si rivela un mezzo insuccesso, ma i Clash sfornano pezzi che diventeranno veri e propri "anthem" come Janie Jones, London' s Burning, 1977. È celebre la frase di Strummer: "Valgono più due minuti di Johnny Rotten che due ore di 101' ers". Da qui inizia la stagione d'oro del gruppo londinese, a cominciare dall'enorme successo ottenuto durante il "Punk Rock Festival" tenutosi a Londra nel settembre dello stesso anno e che, tra l'altro, fu affrontato per la prima volta senza l'originario chitarrista Keith Levene il quale, lasciati i Clash, formerà più avanti i Public Image Limited, il gruppo post-punk di Johnny Rotten.

Una prima esperienza in studio di registrazione fu con il promettente Guy Stevens per un demo con l'etichetta Polydor, ma le registrazioni, risalenti al novembre 1976, non furono convincenti e vennero accantonate. Nel frattempo Terry Chimes lascia, riappare solo per le registrazioni del primo album, e come sostituto temporaneo viene ingaggiato Rob Harper [3].

Nel dicembre del 1976 i Clash si unirono ai Sex Pistols e The Damned per il disastroso "Anarchy Tour", un continuo di date annullate, con solo sette concerti effettivamente eseguiti, a causa della bestemmia di un membro dei Sex Pistols in diretta Tv.

I Clash legavano la loro identità alla condizione giovanile proletaria inglese, invocavano una presa di coscienza dei kids, pretendevano il riscatto delle nuove generazioni, denunciavano il vuoto e le sofferenze nelle quali erano costretti a vivere. I loro messaggi erano diretti ed in fondo anche positivi nella loro rabbia, a differenza del nichilismo senza via d'uscita espresso dai Pistols.
Il primo album: The Clash
Joe Strummer.

Nel 1977 Strummer e Jones pongono le basi per la realizzazione del primo disco del gruppo, componendo tra gli altri pezzi come "What's My Name", prima canzone del gruppo, 48 Hours e I'm So Bored with the U.S.A., quest'ultimo intitolato originariamente "I'm So Bored with You". Il titolo ed il testo verranno modificati quando Strummer durante le prove in studio, cambiò la parola "You" in "USA", e di conseguenza anche il testo (che parlava di una storia sentimentale di Mick Jones) venne rivoluzionato, divenendo un attacco diretto al tentativo di "americanizzazione culturale" dell'Inghilterra.[4]

Nel gennaio dello stesso anno il gruppo firmò un contratto con la CBS Records per la cifra di 100.000 sterline [4]. Richiamato Terry Chimes per le registrazioni, i Clash si fanno produrre dal tecnico del suono per i loro concerti, Mickey Foote. Pubblicarono il loro primo singolo discografico (White Riot, marzo 1977) e il loro primo album discografico (The Clash, aprile 1977), ottenendo un successo considerevole nel Regno Unito, anche se la CBS inizialmente rifiutò di pubblicare l'album negli USA, sostenendo che il suono era troppo rozzo[3]. La CBS fu spesso scorretta con il gruppo, a cominciare dalla pubblicazione del singolo Remote Control senza autorizzazione[3]; le scorrettezze, frequenti da parte delle etichette discografiche, furono poi criticate nella canzone Complete Control. Quest'ultima venne scritta da Strummer, che si riferiva alla frase più volte utilizzata dal loro manager Bernie Rhodes, in riferimento al controllo delle case discografiche sulla musica.

Solo dopo due anni di successi nelle vendite del disco di importazione inglese, verrà pubblicata negli USA una versione modificata del loro primo album (le copertine erano verdi con un'immagine stilizzata, nella copia inglese la scritta "The Clash" era in basso, nella versione americana in alto). Inoltre nella versione americana il singolo "I'm So Bored With The U.S.A. fu censurato. L'album, dal suono ruvido e dai testi rabbiosi e politicizzati, è rimasto tra i classici del punk rock.

A seguito della pubblicazione del loro primo album, i Clash sono nuovamente senza batterista e dopo alcuni provini ingaggiano Nick "Topper" Headon. Headon, che possedeva un notevole talento musicale, pensava di restare per un breve periodo. Rimase invece coi Clash fino alla fine del 1982, essendo presente per gran parte della carriera della band e soprattutto in quella di maggior successo.
« Il giorno del provino mi hanno chiesto quali erano i miei batteristi preferiti e io ho risposto: Buddy Rich e Billy Cobham. Era la risposta sbagliata e ho rischiato l'esclusione, ma alla fine hanno scelto me. »

(Topper Headon)

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