LE LUMINARIE



.La nascita delle luminarie non si può datare con certezza, ma con ogni probabilità può essere collocata in età barocca. Fin dalle origini, comunque, le luminarie sono con certezza associate alle celebrazioni religiose in onore dei santi, alle feste patronali e consistono in lampade ad olio, dotate spesso di “paralumi” in carta colorata.

Fin dal Settecento le strutture lignee erano addossate alle facciate degli edifici che, in tal modo, venivano illuminate con bicchieri colorati, contenenti olio ed uno stoppino per l’accensione.

Successivamente le impalcature si sganciarono dalle facciate degli edifici, divenendo strutture autoportanti alimentate a gas. Il compito di disegnare tralci vegetali e floreali, di delineare i profili di case e di strade è affidato alle migliaia di lampadine variopinte che trasmettono tutto il colore e il  calore della festa. Dalla lampada ad olio all’illuminazione a carburo fino ad arrivare alla luce elettrica, le luminarie continuano ad essere uno degli aspetti più caratteristici della festa in grado di unire tradizione e innovazione.

Le luminarie sono alimentate con l'elettricità fornita dalla rete elettrica a 230 volt o a 240 volt e per collegare molte lampadine vengono utilizzati due approcci alternativi: il collegamento in serie ed in parallelo.

Nel collegamento in serie le lampadine vengono collegate una di seguito all'altra a formare un circuito ad anello. In accordo con la seconda legge di Kirchhoff si ha che ciascuna lampadina è sottoposta ad una tensione pari alla tensione di rete diviso il numero di lampadine che costituiscono la catena.

Questa soluzione è particolarmente economica in quanto impiega lampadine a bassissima tensione di costo limitato e riduce al minimo il filo elettrico necessario. Per contro il numero delle lampadine è vincolato ad un numero prefissato ed in caso di guasto di una lampada l'intera catena si spegne. Il sistema in serie è usato soprattutto nelle piccole catene luminose applicate agli alberi di Natale casalinghi.



Nel collegamento in parallelo ciascuna lampadina è collegata direttamente alla tensione di rete, pertanto due fili di alimentazione devono percorrere l'intera lunghezza della luminaria. I vantaggi di questo approccio risiedono nella flessibilità, ovvero il numero di lampade può essere aumentato a piacere (mantenendo però l'assorbimento di corrente elettrica entro i limiti sopportabili dai cavi) e nel fatto che in caso di guasto di una lampada le altre rimangono accese. Per questi motivi le luminarie in parallelo sono usate nelle luminarie installate nelle strade e monumenti, dove limitare l'accesso per la manutenzione è importante.

Per aumentare il significato festoso delle luminarie spesso le singole lampadine vengono colorare con colori diversi, anche se l'utilizzo di luce bianca, magari con effetti di movimento, può essere usato come metafora della neve.

Più circuiti in serie o parallelo possono essere collegati in varie combinazioni per realizzare effetti luminosi complessi. Le catene luminose possono essere controllate da dispositivi di intermittenza oppure da circuiti elettronici in grado di produrre effetti più complessi del semplice lampeggiamento, quali dissolvenze incrociate, effetti di movimento ecc.

In quanto apparecchiature elettriche in bassa tensione, le luminarie sono soggette alla normativa elettrica nazionale e rispondere ai requisiti per il marchio CE.

Inoltre le luminarie possono essere utilizzate all'aperto solamente se questa possibilità è espressamente prevista dal prodotto.



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