Museo del Prado di Madrid
Madrid, bellissima città ispanica, affascinante, ricca di arte e cultura, vitale, con la sua famosa movida notturna: offre ai turisti mille possibilità di essere scoperta e vissuta.
Non è davvero possibile annoiarsi a Madrid, questa ridente città spagnola, fa provare sensazioni uniche, fa emozionare davanti alle sue opere o all’interno dei suoi musei, fa rimanere affascinati dai larghi viali, dalla vivacità della gente locale, dai loro sorrisi e dalla loro mediterranea ospitalità.
Dal punto di vista culturale, in questa città strabiliante ed emozionante esistono settantatre musei, ad esempio è bellissimo il Centro Nazionale di Arte Reina Sofia, il quale ospita molte opere di Picasso, Dalì e Juan Gris. Se siete amanti dei musei, non potete lasciarvi scappare uno dei musei più famosi del mondo, un vero e proprio scrigno dell’arte europea: il Prado.
Il Museo del Prado nacque nel 1821, grazie alla volontà dei reali spagnoli, all’inizio ospitò infatti proprio la raccolta privata delle più belle opere d’arte dei Re e delle Regine di Spagna; poi, con il passare degli anni, il suo caveau aumentò di contenuti, sempre più incredibili e unici, infatti è forse la pinacoteca più grande del mondo.
Recentemente, cioè solo tre anni fa, a livello logistico vi è stato un ampliamento di ben 22.000 metri quadri, insomma viene da sé pensare che se il Prado rientra nel vostro tour a Madrid, vi dovrete ritagliare un bel po’ di tempo, per visitarlo con pazienza e attenzione.
Il museo si trova all’interno di una struttura datata 1785, frutto del progetto di Juan de Villanueva, nel 1821 diventò appunto pinacoteca. Nel tempo arrivarono famose tele di origine italiana, francese e soprattutto fiamminga, grazie a vere e proprie commissioni da parte di Filippo II e Filippo IV, tra le quali opere di Mantegna, Correggio, Tiziano, Rubens, Botticelli, El Greco, Artemisia Gentileschi e tanti altri. Per citare alcuni dei più importante capolavori della pittura che si possono trovare qui, ci sono senz’altro il Davide e Golia di Caravaggio, la Madonna della Rosa di Raffaello e il Giardino delle Delizie di Bosch. Tra i grandi artisti locali ecco apparire per esempio le opere di Velasquez o di Goya, con Saturno che divora i suoi figli.
Recentemente, cioè solo tre anni fa, a livello logistico vi è stato un ampliamento di ben 22.000 metri quadri, insomma viene da sé pensare che se il Prado rientra nel vostro tour a Madrid, vi dovrete ritagliare un bel po’ di tempo, per visitarlo con pazienza e attenzione.
Il museo si trova all’interno di una struttura datata 1785, frutto del progetto di Juan de Villanueva, nel 1821 diventò appunto pinacoteca. Nel tempo arrivarono famose tele di origine italiana, francese e soprattutto fiamminga, grazie a vere e proprie commissioni da parte di Filippo II e Filippo IV, tra le quali opere di Mantegna, Correggio, Tiziano, Rubens, Botticelli, El Greco, Artemisia Gentileschi e tanti altri. Per citare alcuni dei più importante capolavori della pittura che si possono trovare qui, ci sono senz’altro il Davide e Golia di Caravaggio, la Madonna della Rosa di Raffaello e il Giardino delle Delizie di Bosch. Tra i grandi artisti locali ecco apparire per esempio le opere di Velasquez o di Goya, con Saturno che divora i suoi figli.
Nel 2007 furono effettuate importantissime opere di restauro e di ristrutturazione, che hanno dato, come risultato finale, un museo ancora più spettacolare e immenso; la cifra totale spesa per queste migliorie ammonta a ben 152 milioni di euro, per un totale di 10 anni di lavori. Tutti questi lavori hanno letteralmente portato alla luce migliaia di opere nascoste nei caveau, infatti prima le opere esposte erano solo circa 1000, delle 7000 totali attuali. Il rispetto della bellezza delle opere è anche rappresentato da una scelta legata all’utilizzo, per la gran parte del museo, della luce naturale, che è meglio di quella artificiale per dare risalto ai quadri.
Certamente dal punto di vista estetico, esteriormente il Prado è quello di sempre, ciò che è modificato è il suo interno, molto più immenso rispetto a qualche anno fa: tre piani della nuova ala sono raggiungibili grazie all’attraversamento di un tunnel lungo e tante sale sotterranee. Come museo madrileno, non ha nulla da invidiare all’altrettanto famoso colossale Louvre o all’Hermitage o al Metropolitan. Ma l’opera d’ingrandimento del Prado non è comunque terminata, infatti, è previsto un nuovo ampliamento, per i prossimi anni, che vedrà un accorpamento di altre strutture, tra cui il Casòn y Salòn de Reinos, appartenete al vecchio palazzo del Buen Ritiro.
Insomma il Prado non ha davvero intenzione di smettere di stupirci.
Certamente dal punto di vista estetico, esteriormente il Prado è quello di sempre, ciò che è modificato è il suo interno, molto più immenso rispetto a qualche anno fa: tre piani della nuova ala sono raggiungibili grazie all’attraversamento di un tunnel lungo e tante sale sotterranee. Come museo madrileno, non ha nulla da invidiare all’altrettanto famoso colossale Louvre o all’Hermitage o al Metropolitan. Ma l’opera d’ingrandimento del Prado non è comunque terminata, infatti, è previsto un nuovo ampliamento, per i prossimi anni, che vedrà un accorpamento di altre strutture, tra cui il Casòn y Salòn de Reinos, appartenete al vecchio palazzo del Buen Ritiro.
Insomma il Prado non ha davvero intenzione di smettere di stupirci.
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