Il Teatro di Strada in Italia



Il Teatro di Strada in Italia
Una piccola tribù corsara, dalle piazze alle piste del circo

di Paolo Stratta
Editore Titivillus
Nuova edizione ampliata
Pag. 260, illustrato, 18 €
Ecco un libro che cerca di fermare tracce di teatro in apparenza labili, effimere. Che rapporto c’è nel tempo, fra il libro e il teatro? Il teatro che facciamo non ci sarebbe senza i testi tramandati, senza i libri che raccontano spettacoli ed eventi. In qualche modo un atto passeggero col libro diventa monumento che permane, l’azione si fissa in scrittura. La strada, soprattutto quando non si è coperti e si va all’avventura, è un momento di vittoria della comunicazione, un atto generativo di gioia. Nessun palcoscenico mi ha dato quello che ho avuto dalla strada, soprattutto facendo Il Diavolo e il suo Angelo dal 1979 al 1985. Volevo incontrare la gente in cammino, chi sta fuori dal teatro e non è in atteggiamento da spettatore. Per me la strada, a partire dalle più lontane esperienze degli anni sessanta, è stata una grande educatrice di lingua e gesto.
Benvenuto perciò al libro di Paolo Stratta, attore di strada e laureato in disciplina delle arti, musica e spettacolo che cerca di raccogliere fili e tracce – e tenta una storia (una delle possibili) del teatro di strada. Indica percorsi, raccoglie nomi, risale a Copeau, agli Agitprop, ripercorre i sentieri di giullari, mimi, commedianti dell’arte. Ogni racconto è una prospettiva – mostra qualcosa che un altro racconto non vede. E strano sentirsi raccontati da un altro – ci si accorge di essere, nel racconto, un po’ diversi da come si crede di essere. Qualcosa sfugge – o molto. In tutti i libri c’è una prospettiva, a volte un segreto, e un insegnamento. Il teatro di strada e il circo contemporaneo in Italia ha una doppia prospettiva: di chi si è misurato con la storia dello spettacolo (nella società dello spettacolo il teatro ha invasato persino l’università) e con la strada, da attore. Si sente l’occhio dell’esperienza. Il segreto lo scopra il lettore.
(dalla prefazione di Giuliano Scabia)

Paolo Stratta, nato a Torino nel 1972, è laureato al D.A.M.S. a Bologna con una tesi in Storia dello Spettacolo. È attore, regista, direttore artistico e organizzatore teatrale di Qanat Arte e Spettacolo, compagnia che ha fondato nel 1999 dopo alcuni anni di esperienze artistiche in Italia e all’estero. È anche formatore presso il CEJ dei Consigli d’Europa a Strasburgo (Francia).




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