IL PURITANESIMO



Sobrietà, impegno e disciplina caratterizzavano la vita nelle loro comunità: le abitazioni erano semplici e senza troppe comodità, i vestiti scuri e mai scollati per le donne, gli eccessi (nel bere, mangiare o divertirsi) erano severamente puniti dal consiglio degli anziani, che era la suprema autorità della comunità e veniva eletto democraticamente da tutti i fedeli.

Il puritanesimo è stato fondato da alcuni protestanti di orientamento calvinista dopo l'incoronazione di Elisabetta I d'Inghilterra nel 1558. In particolare il termine "puritano" riceve spesso un uso improprio, basato sul presupposto che l'edonismo e il puritanesimo siano contrari. Storicamente, la parola è stata utilizzata dagli anglicani con un significato dispregiativo, per caratterizzare i gruppi protestanti estremisti, simili a quello catarista di Francia, e secondo Thomas Fuller nella sua Church History (1564), l'arcivescovo Matthew Parker di quel tempo usava i termini "puritano" e "precisino" con il senso moderno di "pignolo".

Iniziò ad indicare i cristiani che si opponevano al compromesso tra cattolicesimo e anglicanesimo solo a partire dal 1563-1564. Durante la Guerra civile inglese i puritani, guidati da Oliver Cromwell e dalla sua New Model Army, presero parte alla guerra e si schierarono con i parlamentari per sconfiggere sia re Carlo I che la Chiesa Anglicana. Durante questo periodo vennero scherniti dai loro avversari con il soprannome di "teste rotonde" (roundheads), per via della loro pettinatura, completamente diversa da quella dei nobili e realisti inglesi, che invece indossavano grandi parrucche con ricci e boccoli.

Il tentativo da parte dei puritani di riformare la Chiesa Anglicana dall'interno venne fermato e i loro diritti furono gravemente limitati in Inghilterra da leggi che controllavano la pratica della religione, ma le loro idee vennero adottate dalle congregazioni emigranti nei Paesi Bassi e nella Nuova Inghilterra, dal clero evangelico in Irlanda e anche nel Galles; la teologia puritana si è diffusa nella società laica tramite la predicazione e alcune parti del sistema educativo, in particolare si ricordano alcuni college dell'Università di Cambridge. Adottarono punti di vista differenti sugli abiti clericali e in opposizione al sistema episcopale, piuttosto evidenti nelle conclusioni successive del Sinodo di Dordrecht (1619), che furono respinti dai vescovi inglesi. nel XVII secolo i puritani adottarono un culto sabbatico e furono influenzati dal millenarismo.

Nel 1563 alcuni prelati, tra cui Thomas Cartwright, Walter Travers e William Perkins si opposero sia all'uso, da parte degli ecclesiastici, del cappello e toga nella vita giornaliera e della cotta in chiesa, sia all'uso del segno della croce e alla musica d'organo in chiesa.

Nel 1572 John Field e Thomas Wilcox pubblicarono un appello, Admonition to the Parlament (Ammonimento al Parlamento), che esortava la chiesa anglicana ad abbandonare la struttura episcopale. Thomas Cartwright scrisse poi un secondo Ammonimento.

Quando Giacomo I salì al trono nel 1603, i puritani scrissero la Millenary Petition (Petizione Millenaria), con la quale chiedevano nuove riforme e indissero nel 1604 una conferenza a Hampton Court, sotto la presidenza del re.

Giacomo I però, convinto che l'eliminazione dei vescovi portasse alla successiva eliminazione del re (celebre la sua frase "No bishop, no king", "Nessun vescovo (equivale a) nessun re"), non appoggiò le richieste puritane; tuttavia concesse l'autorizzazione alla pubblicazione di una versione della Bibbia, denominata Authorised Version (versione autorizzata) o King James Bible (Bibbia di re Giacomo).

Successivamente i puritani vennero perseguitati dall'arcivescovo di Canterbury, William Laud e quindi dal re Carlo I e costretti ad emigrare nei Paesi Bassi e nella Nuova Inghilterra, dove formarono uno dei nuclei dei futuri Stati Uniti d'America. Allo scoppio della guerra civile in Inghilterra nel 1642 i puritani, guidati da Oliver Cromwell, contribuirono all'arresto e all'esecuzione capitale dell'arcivescovo Laud nel 1645, nonché alla sconfitta e alla decapitazione del re Carlo I nel 1649.

Con l'ascesa al trono di Carlo II e la successiva restaurazione della monarchia inglese nel 1660 i puritani vennero nuovamente perseguitati dalla chiesa anglicana e chiamati non-conformisti, in quanto si rifiutavano di obbedire all'Uniformity Act, emanato dal lord cancelliere Edward Hyde, primo conte di Clarendon (1662), che obbligava all'uso del Libro delle Preghiere della chiesa anglicana.

Altre leggi vennero fatte contro i puritani, in particolare il Corporation Act (1661), che escludeva i non-conformisti dai pubblici uffici, il Conventicle Act (1664), che proibiva funzioni religiose non-conformiste e il Five Mile Act (1665), che proibiva ai pastori non-conformisti di avvicinarsi alle città.

Guglielmo III d'Orange, con il Tolerance Act (Atto di tolleranza), nel 1689, ridiede ai puritani libertà di culto.

Il puritanesimo iniziò a declinare gradualmente nel XVIII secolo e rimase nella sua forma originaria soltanto in America fino all'inizio del XIX secolo, in particolare nel Rhode Island con Roger Williams e nel Massachusetts con Jonathan Edwards.

La teologia puritana era di stampo calvinista e comprendeva la predestinazione e il patto tra Dio e la comunità dei santi visibili, definita da Cartwright e Perkins come il patto di salvezza promessa ad Abramo da Dio esteso alla comunità dei cristiani.
I puritani credevano che, in virtù di tale patto, se il fedele avesse avuto fede in Cristo e nella Sua opera, si sarebbe salvato e che ogni individuo deve vivere in modo coerente la propria fede per poter ricoprire il ruolo a lui assegnato nella società secondo le proprie capacità.

Secondo i puritani la chiesa doveva essere svincolata dal potere politico in quanto Cristo è il solo capo della chiesa; essi affermavano perciò la necessità che l'autorità suprema risiedesse in un gruppo di "anziani" eletti direttamente dai fedeli e la libertà da parte di ogni uomo di aderire o no ad una religione.



La loro spiritualità era basata sulla valorizzazione dell'interiorità e della morale; inoltre essi si opponevano con forza alle feste e alle rappresentazioni teatrali che avevano caratterizzato l'epoca elisabettiana (sotto il protettorato di Oliver Cromwell in Inghilterra vennero chiusi tutti i teatri e i luoghi di divertimento.).

Il punto principale del Puritanesimo era la suprema autorità di Dio sulle questioni umane, particolarmente nella chiesa, e specialmente come espresso nella Bibbia. Questa visione li condusse a ricercare la conformità individuale e collettiva agli insegnamenti biblici, e ciò li condusse ad inseguire la purezza morale fino al più piccolo dettaglio così come la purezza ecclesiastica al più alto livello.

A livello individuale, i puritani enfatizzarono che ogni persona avrebbe dovuto essere continuamente riformata dalla grazia di Dio per combattere contro il peccato insito nell'uomo e fare ciò che è giusto davanti a Dio. Una vita umile ed obbediente sarebbe adatta ad ogni cristiano.

A livello del corpo ecclesiastico, i Puritani credevano che il culto della chiesa sarebbe dovuto essere strettamente regolato da ciò che è comandato nella Bibbia (principio regolativo del culto). I puritani condannavano come idolatria molte pratiche di adorazione, che i loro avversari difendevano con la tradizione, ignorando l'antichità di tali pratiche o il fatto che la loro adozione fosse ampiamente diffusa fra tutti gli altri cristiani. Come alcune chiese riformate nel continente europeo, le riforme puritane erano caratterizzate da pochissimi rituali e decorazioni e da un'evidente enfasi sul sermone. Essi eliminarono l'utilizzo di strumenti musicali nelle loro pratiche di culto, per diverse ragioni teologiche e pratiche. Fuori dalla chiesa comunque i puritani erano abbastanza appassionati della musica e la incoraggiarono in alcuni casi.

Un'altra importante distinzione era l'approccio puritano alle relazioni fra chiesa e stato. Essi si opponevano all'idea anglicana della supremazia del monarca nella chiesa (erastianesimo), e, come Calvino affermavano che l'unico capo della Chiesa celeste o terrena è Cristo (non il papa o l'arcivescovo di Canterbury). Comunque, credevano che i governi secolari fossero responsabili davanti a Dio (non attraverso la Chiesa, ma a fianco di essa) e che avessero il compito di proteggere e ricompensare la virtù, inclusa la "vera religione", e punire chi sbagliava – una politica che si può descrivere più come di non-interferenza piuttosto che di separazione fra chiesa e stato. I congregazionalisti, una parte del movimento puritano più radicale dei puritani anglicani, credevano che il diritto divino dei re fosse eresia, un credo che venne ancora più sostenuto durante il regno di Carlo I d'Inghilterra.

Altre importanti opinioni dei Puritani:
Enfasi sullo studio privato delle Sacre Scritture.
Desiderio di educazione e illuminazione per le masse (specialmente perché i fedeli potessero leggere la Bibbia da soli).
Sacerdozio universale.
Percezione del papa come Anticristo.
Semplicità del culto, l'esclusione di paramenti sacri, immagini, candele e altri oggetti.
Alcuni approvavano la gerarchia ecclesiastica, ma altri cercarono di riformare la chiesa episcopale sul modello presbiteriano. Alcuni separatisti puritani erano presbiteriani, ma la maggior parte era del congregazionalismo.

Oltre a promuovere l'educazione laica, per i puritani era molto importante che i pastori fossero colti e a passo con i tempi, che potessero leggere la Bibbia nelle versioni originali in greco, ebraico e aramaico, che conoscessero la tradizione della chiesa antica e moderna e i saggi degli eruditi che erano molto spesso scritti in latino. Perciò molti dei loro ecclesiastici intrapresero studi rigorosi alle Università di Oxford o di Cambridge prima di ricevere l'ordinazione. I loro passatempi consistevano nel discutere la Bibbia e le sue applicazioni pratiche, così come la lettura dei classici come Cicerone e Virgilio e incoraggiarono la composizione di poesie di argomento religioso.

Il termine "puritano" è usato colloquialmente come peggiorativo informale per indicare una persona di strette vedute a proposito della sessualità, che disapprova i divertimenti e che cerca di imporre il suo credo sugli altri.

Nessuna di queste caratteristiche erano uniche del puritanesimo o caratteristiche universali di tutti i puritani, le cui visioni morali e tendenze ascetiche non erano più estreme di quelle di molti altri riformatori protestanti del loro tempo, e che erano relativamente tolleranti riguardo ad altri credi – almeno in Inghilterra. L'immagine popolare è decisamente più esatta come descrizione dei puritani nell'America coloniale, che erano i puritani più radicali e i cui esperimenti sociali assunsero la forma di teocrazie calviniste.

Il puritanesimo ebbe un forte sfogo sulla filosofia statunitense soprattutto per via dell'influsso esercitato su Ralph Waldo Emerson, che è stato definito il padre del pensiero e della letteratura statunitense.

Ad oggi il puritanesimo non esiste più. Sono rimaste solo le sue ramificazioni e le loro relative correnti, che sono presbiterianesimo, congregazionalismo, battismo, quaccherismo e Shakers.


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