IL COMPLEANNO DI BUDDHA



Siddhartha Gautama, meglio conosciuto come Gautama Buddha, il Buddha storico, Buddha Sakyamuni o semplicemente Buddha, è stato un monaco, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo, una delle più importanti figure spirituali e religiose dell'Asia.

Visse approssimativamente tra il 566 a.C. e il 486 a.C. e proveniva da una famiglia ricca e nobile del clan degli Sakya, da cui anche l'appellativo Sakyamuni (l'asceta o il saggio della famiglia Sakya).

La data ufficiale del compleanno di Buddha è il 17 maggio, ma si celebra dall'inizio del mese.
La festa del Vesak, ossia il Compleanno di Buddha, viene celebrata nel plenilunio di maggio, anche se le date e la durata spesso differiscono a seconda delle scuole buddiste, delle tradizioni, delle aree geografiche e dei calendari lunari. In Italia invece, grazie all'intesa siglata tra l'Unione Bubbista Italiana e lo Stato Italiano, la ricorrenza è fissata convenzionalmente l'ultimo fine settimana di maggio.
Quella che in assoluto rappresenta la festività più sentita e condivisa dai buddisti di tutto il mondo e di ogni tradizione in realtà non celebra solo la nascita del corpo fisico del Buddha, ma ricorda i 3 momenti fondamentali della sua vita, ovvero la nascita, l'illuminazione e la morte.
Festeggiata con grandi celebrazioni, manifestazioni all'aperto e giubilo popolare in tutti i Paesi del Sud Est Asiatico e dell'Estremo Oriente, in Occidente e in Italia il Vesak rappresenta anche un'occasione di incontro culturale tra i centri buddhisti e il grande pubblico.

Per presenziare al Wesak, ogni anno in primavera, da tutto il vasto continente asiatico, migliaia di pellegrini si mettono in cammino verso una valle segreta del sacro Monte Kailash, l’ombelico del Mondo per uno dei più grandi eventi spirituali dell’anno: la grande Benedizione del Buddha.

La Tradizione narra che cinquecento anni prima di Cristo, il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell’illuminazione, divenendo così un Buddha, cioè “risvegliato”.


Dopo una vita ascetica, dedicata agli ideali di pace, amore e compassione, il Buddha muore e raggiunge la soglia del Nirvana, l’equivalente del nostro Paradiso. Sulla Soglia, la Gerarchia dei Maestri l’attende per accoglierlo; varcata questa soglia, inizierà per lui il meritato riposo. Libero dal doloroso ciclo della nascita e della morte, entrerà nella luce e nella beatitudine eterna…

Ma, un attimo prima di varcare quella soglia, il Buddha si volta a guardare in basso verso il mondo dei viventi; li vede tormentati dall’infelicità dovuta alla guerra, alla fame, all’ignoranza, alla superstizione, alle malattie. Sente il grido di terrore degli animali levarsi dai macelli, dalle fruste, dalle catene. Vede la sofferenza di vegetali e minerali frantumati nel fuoco di un sacrificio senza fine e prova compassione per tutti loro. Il dolore di tutte le Creature viventi tocca il suo cuore e là, sulla soglia della beatitudine eterna, dinanzi alla Gerarchia della Luce, qualcosa come la nostra “Comunione dei Santi”, composta da tutti i grandi Saggi, Santi, Illuminati e Maestri che in ogni tempo hanno guidato l’umanità.

Sulla soglia della Liberazione, Il Buddha si ferma e formula la Grande Rinuncia: non varcherà quella soglia fino a quando l’ultimo dei viventi non l’avrà varcata prima di lui. Fino a quel momento rimarrà in vigile attesa per aiutarli e sostenerli, e tornerà ogni anno sulla Terra per portar loro la Sua amorevole benedizione…

Secondo la tradizione, il Buddha, accompagnato dai Grandi Maestri, torna una volta all’anno nella valle segreta sul Monte Kailash, per benedire indistintamente tutto ciò che vive sulla Terra, compresi i nostri fratelli minori, gli animali, ma anche i vegetali ed i minerali che ancora dormono nel cuore della terra. La benedizione si espande come un oceano di Luce su tutti i presenti, li carica di energia benefica, che diffonderanno ovunque per il mondo con la loro presenza.

E’ un evento di meditazione e preghiera. E’ una invocazione alle forze di Luce, affinché dalla mente e dal cuore di Dio, Luce e Amore scendano nella mente e nel cuore degli uomini.  Il Wesak è un’invocazione di pace ed unificazione per il benessere di tutta l’umanità, senza barriere di religione o di razza, poiché la pace è un bene comune, non ha nessun colore politico; la pace è come la luce, l’aria, l’acqua; la pace è speranza di vita.

In Giappone questo speciale rituale viene chiamato Vesakha o Kanbutsu-e o Hana Matsuri. Non è festa nazionale ma ci si reca nei templi buddhisti per onorare e omaggiare il Buddha.

La tradizione vuole che molti buddhisti celebrino il compleanno del Maestro Illuminato gettando del tè dolce di ortensia sulla testa della piccola statua del Siddharta: questo perchè una leggenda narra che il dio drago, fece cadere del nettare sulla testa del Buddha per celebrare la sua nascita.

Ogni anno folle di credenti partecipano alle manifestazioni, si sfila nelle strade in silenzio e in preghiera, e milioni di buddisti esprimono i propri desideri appendendo i bigliettini alle lanterne dei templi di Buddha. Le lanterne sono il simbolo della festa del Buddha, che è anche detto l’Illuminato, e per ricordarne il compleanno milioni di lampade, della forma del fiore del loto, vengono disegnate, decorate e appese nelle strade. La tradizione vuole che in questi giorni tutti siano gentili e sereni, nel rispetto della vera natura del buddhismo, si recitino i mantra, si indossino abiti bianchi e si mangi vegetariano.



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