I CARRI ALLEGORICI



L'usanza dei carri allegorici è ancora attiva in molte città italiane, dove nel periodo di Carnevale vengono fatti sfilare carri allegorici sovrastati da figure costruite in cartapesta, che in genere rappresentano in maniera ironica alcuni eventi di attualità.

La nascita della moderna “cartapesta” e’ dovuta al Maestro Antonio D’Ariano (1925) che pensò ad un nuovo sistema: ricoprire la creta con il gesso, in modo da ottenere uno stampo al negativo della figura originale, e poi mettere vari strati di carta all’interno del modello di gesso. Una volta asciugata, la sagoma in carta si staccava dal gesso senza problemi e, identica all’originale, pesava qualche chilo invece di quintali. Grazie a questa invenzione si possono costruire carri immensi che sfidano le leggi della gravità

Nonostante le origini antiche di alcuni carnevali italiani, il primo carro viene costruito a Viareggio solo nel 1873. Esso fu costruito da operai portuali che, ispirandosi alle tecniche di costruzione delle navi, riuscirono a fabbricare strutture con un sistema di corde, cavi d’acciaio e carrucole usate nei cantieri. Queste prime opere ospitavano mascheroni realizzati in gesso e pesavano, quindi, anche parecchi quintali. Nel 1921 un carro ospitò, per la prima volta, una intera orchestra. La cosa ebbe così successo che nel 1923 alcuni carristi pensarono di far “ballare” anche i pupi, realizzando, così, i primi movimenti.

Quando escono dai capannoni alla luce del sole, enormi, sgargianti, animati da meccanismi segreti, i carri allegorici sono uno spettacolo affascinante che sempre stupisce per il gioco perfetto di equilibri improbabili e per la lussuosa coreografia. Guardandoli viene spontaneo chiedersi come sono nati, quale mano gigante abbia potuto plasmare quei pupi enormi, quelle faccione rubiconde e la meraviglia aumenta sapendo che gli artefici di questo "miracolo" sono uomini normali, artigiani che si tramandano da anni la tradizione di questo mestiere antico quanto faticoso.
Il carro allegorico nasce, prima di tutto, al tavolino dove il carrista fa un progetto dettagliato dell'opera che ha in mente.
Quando bisogna passare alla "custrusiòn", il carrista prepara una struttura in legno che ha la forma stilizzata del pupo e serve da sostegno alla creta.
La terza fase è quella della "mudellasiòn", una gettata di creta fresca che viene progressivamente modellata fino ad arrivare alla figura del personaggio o dell'oggetto da rappresentare.
Sulla figura modellata in creta, dopo aver passato una mano di scagliola, viene incollata la carta di giornale che ne prende la forma.
E poi "se fa il forno", cioè il pupo di creta ricoperto di carta viene messo ad asciugare con le stufe a gas. Dopo di che per staccare la carta ormai asciutta dalla creta, si taglia il pupo ai lati, si monta e si ricuce pazientemente: il pupo di cartapesta adesso è vuoto dentro e per sorreggerlo si mette una struttura portante di legno.
Ecco cosa resta del pupo dopo che è stata staccata la carta ormai asciutta; è un mucchio di creta secca da buttare via.
Per smussarne le asperità sul pupo in cartapesta si passa a questo punto una mano di gesso che serve anche a riportare la figura allo stato originale com'era sulla creta. Quando il gesso è asciutto è pronto per la "colorasiòn" l'ultima fase che prevede un fondo di colore uniforme e poi con la pistola a spruzzo la messa a punto di tutte le sfumature.
Ed ecco il risultato finale: il carro allegorico in tutta la sua maestosa e sgargiante coreografia. Il miracolo è fatto.



Prima di tutto sarà necessario redigere il progetto del carro allegorico. Armatevi di carta e penna, di buona volontà e di un po' d'immaginazione. Partite dallo scegliere il soggetto della creazione. Cartoni animati, personaggi politici, creature magiche... Qualunque soggetto può essere ideale. L'importante è realizzare una scena gradevole, cercando di curare ogni particolare. Dovrete poi scegliere le dimensioni finali della struttura. Molto dipenderà da quante persone avrete intenzione di far salire durante la sfilata. Più persone sarete, più grande dovrà essere la vostra pedana. Non dimenticatevi inoltre di scegliere le musiche. Scegliete temi accordanti con il soggetto ma allo stesso tempo allegri, moderni e facilmente ballabili, in modo che gli spettatori si divertano e si ricordino di voi. Magari pensate anche a delle coreografie sulle melodie scelte, chiedendo aiuto a qualcuno o facendole voi stessi, così che tutte le persone del carro si muovano all'unisono. Ricordatevi anche dei costumi di coloro che saliranno sulla pedana: l''abbigliamento uguale per tutti e perlopiù consone al tema scelto crea una bella impressione visiva.

Una volta fatto il progetto, si passa alla realizzazione vera e propria. La parte essenziale del carro è la base. Solitamente si sceglie la pedana su ruote, e ancora più spesso si preferisce noleggiarla. Il motivo è semplice: pochi possiedono un carrello in grado di sorreggere la struttura in ferro, la realizzazione in carta, il peso di qualche persona ed in più gli scossoni dovuti ai balli ed alle irregolarità della strada.  Un carro agricolo, ad esempio, potrebbe fare al caso vostro. Di sicuro non potete scendere al di sotto delle dimensioni di quest'ultimo, altrimenti il vostro carro non somiglierà nemmeno ad un vero carro allegorico. Assieme alla pedana dovrete procurarvi poi il "motore" della struttura. La maggior parte delle persone si avvale di un trattore, ma nulla vieta che possiate scegliere qualcosa di diverso.

La struttura effettiva si costruisce sopra la pedana. Questo lavoro viene solitamente diviso in due parti: il soggetto del carro e tutto ciò che vi ruota attorno. Il soggetto sarà la struttura predominante e porterà via molte ore di lavoro, mentre tutto il resto sarà solo d'abbellimento e di semplice realizzazione. Eventualmente potreste scegliere di inserire un meccanismo all'interno delle gambe o delle braccia del vostro soggetto (ammesso che sia un personaggio) in modo da farle muovere. Tutte e due le parti verranno realizzate con la carta a calco o la cartapesta. Entrambe non appesantiranno la struttura, grazie alla loro leggerezza. La carta a calco è molto simile alla cartapesta. La differenza sostanziale nell'utilizzo delle due si ha in base alle dimensioni dell'oggetto da realizzare. Mentre la fase dello stendere i pezzi/fogli di carta uno sopra l'altro incollati con della colla vinilica fino a farli raggiungere un notevole spessore (almeno mezzo centimetro), per la così detta carta a calco si utilizzano dei calchi di grandi dimensioni, sui quali si incolla il primo foglio e che poi vengono rimossi. In mancanza di un calco dovrete lavorare molto sulla struttura, modellando il personaggio in modo che assomigli a quello che volete copiare.

Dentro ogni oggetto, poi, dovrete collocare dei perni, in modo che i vostri personaggi non crollino durante la sfilata. I perni possono essere sia in ferro che in legno, a seconda di quello che trovate. Ricordate però che il legno, spesso, è più leggero. Se il soggetto del carro dovrà muoversi sarebbe meglio noleggiare il meccanismo, risparmiandovi così un sacco di tempo e sforzi. Facendo ciò non dovrete realizzare un'armatura imponente, dato che vi basterà fissare solo degli oggetti più piccoli. Terminata la realizzazione del soggetto principale e di quelli secondari, dovrete colorarli con colori acrilici. Utilizzate toni accesi affinché attirino attenzione. Stendete anche una mano di vernice protettiva per proteggere la vostra opera da eventuali pericoli atmosferici. Alla fine dovrete montare il tutto. Se il vostro carro non la possiede, installate anche una recinzione lungo tutto il perimetro, come una misura di sicurezza durante le parate.


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