IL BILIARDO



« Uuuuh, che noia qui al bar, che noia la sera, la sera vedersi qui al bar.
Che noia qui al bar  Ma per fortuna che c'è il Riccardo, che da solo gioca a biliardo, non è di grande compagnia ma è il più simpatico che ci sia »
Giorgio Gaber.

Il primo tavolo da Biliardo di cui si ha notizia è quello ordinato da Luigi XI, sovrano di Francia, nel 1470.

Le origini di un gioco imperniato sullo scivolamento controllato di biglie sferiche su un piano liscio e orizzontale sono da taluni individuate in giochi della remota antichità, sebbene per trovare buone rassomiglianze col gioco attuale si debba attendere il XV secolo, quando in Francia comincia a diffondersi un tipo di tavolo (derivato da quello per il gioco del Bagatelle) adatto per un gioco assai simile a quello chiamato carambola.

La diffusione continentale fu alquanto rapida, e parallelamente in Inghilterra (dove presumibilmente erano giunte notizie sulle proporzioni dei tavoli, ma non sulle misure) si cominciò a lavorare su tavoli molto grandi, che poi avrebbero ospitato il gioco dello snooker.

Curiosamente, il gioco ebbe pronto successo tanto fra le classi elevate che fra quelle popolari. Ad esempio mentre la specialità di gioco all'italiana a cinque birilli, fu praticato nelle corti aristocratiche, specialmente presso i Borboni, la specialità denominata goriziana, come l'etimo suggerisce, nacque in zone di contado e fu subito gioco di popolo. Anche tra le gerarchie ecclesiastiche non mancarono appassionati, visto che, ad esempio, il Legato Pontificio di Forlì, negli anni Venti dell'Ottocento, si fece appositamente costruire un biliardo da un artigiano locale.

Il materiale con cui preferibilmente venivano realizzate le bilie era l'avorio ma progressivamente, a causa del costo di produzione e della scadenza dell'avorio, sono state sostituite con altre in resina artificiale.

Il gioco ebbe largo seguito anche nel continente americano, dove nacquero nel primo Novecento, anche grazie alle possibilità tecnologiche, le biglie colorate e numerate. Queste originarono varianti di gioco molto diverse (le principali sono circa una dozzina), tutte riferite a tavoli con buche e, secondo uno spirito spettacolistico intuibile, con buche allargate, cosa che richiedeva una particolare versione dei tavoli con buche, infatti detti "a buche americane".

Il tavolo da biliardo è un rettangolo generalmente in proporzione 2x1, cioè il cui lato lungo misura il doppio della lunghezza del lato corto, ma vi sono anche eccezioni.

Le buche, per i tavoli che ne sono provvisti, sono in numero di 6: quattro agli angoli e due al centro delle sponde lunghe; riguardo agli antichi tavoli a buche strette, esistono dei modelli che hanno solo quattro buche agli angoli.

Il piano di gioco è costituito da grosse lastre di ardesia (il materiale di cui sono costituite anche le comuni lavagne scolastiche). La superficie del piano di gioco e delle sponde è costituita da un morbido panno, solitamente verde. Oltre a dover essere perfettamente in bolla (cioè perfettamente orizzontale) e pulito, deve avere le sponde di una ottimale elasticità tale da restituire nel tiro "pulito" (cioè privo di effetti) un angolo di uscita perfettamente simmetrico all'angolo di entrata (intendendosi per entrata e uscita le traiettorie con cui la palla colpisce la sponda e con cui ne viene respinta) e tale anche da "reggere" gli effetti, ovvero le sponde devono produrre una traiettoria di uscita conforme all'incremento di rotazione assiale conferito alla palla.

Le dimensioni possono variare di molto, a seconda delle locali tradizioni e consuetudini; il più grande è il tavolo inglese per lo snooker.

Nella produzione moderna, a partire dalla fine degli anni sessanta, è talvolta riscaldato elettricamente allo scopo di mitigare l'umidità e diminuire l'attrito del panno consentendo dunque traiettorie regolari e una maggiore percorrenza delle biglie.

Il panno che ricopre il piano e le sponde è generalmente di colore verde, ma sono diffusi nel mondo tavoli con panno blu o rosso. Anche il panno può influire sulla scorrevolezza e traiettoria delle biglie. Le competizioni ufficiali si giocano sempre su biliardi con panno nuovo.

Il biliardo senza buche detto anche "biliardo internazionale", viene usato per giocare a tutte le specialità di biliardo all'italiana, che prevedono l'uso di un numero ridotto di biglie; sono dotati quasi sempre di superficie riscaldata. Le dimensioni sono generalmente 284 x 142 cm per i tavoli più grandi, ma ci sono anche delle dimensioni ridotte



Il biliardo a buche larghe (o all'americana) è diffuso in tutto il mondo, adatto per giocare a tutte le specialità di biliardo americano. Le dimensioni variano da 200 x 100 cm (7 ft); 224 x 112 cm (8 ft); a 254 x 127 cm (9 ft) di superficie di gioco. Alcuni tavoli sono dotati di "rientro di biglia", ovvero quando una biglia viene imbucata, questa ritorna in un punto preciso nel lato del tavolo attraverso dei canali interni. Altri modelli hanno semplicemente un vaso di raccolta, mentre i modelli più tradizionali hanno una rete in pelle rigida. Per le sale biliardo non professionali si allestiscono biliardi di altre misure, ma pur sempre di buona qualità.

Il biliardo con buche strette veniva usato fino alla fine degli anni ottanta per giocare a quasi tutte le specialità di biliardo, tra cui più frequentemente biliardo italiano. Le dimensioni del tavolo andavano dai 260 x 130 ai 280 x 140 cm e alcuni modelli si potevano trasformare in tavoli da cucina; per adesso rimane un tavolo di bellezza, raffinatezza ed esposizione salvo per i modelli da tornei professionali. Le buche sono dotate di una apertura esterna, generalmente in metallo, che si apre quando la biglia vi cade in modo da consentirne l'estrazione e i lumi delle buche sono protetti da maschere di plastica per evitare che le bilie si scalfiscano.
Per giocare allo snooker e alla piramide russa si usa un altro tipo di tavolo con buche strette, le cui dimensioni massime sono 366x183 cm (è inoltre il più grande tavolo da biliardo). Le buche sono dotate di una rete in fibra di cotone o di altri tessuti anziché un vasetto di raccolta o il rientro di biglia interno come il tavolo da pool; inoltre, fattori che caratterizzano questo tavolo sono una copertura in pelle bianca o color avorio che poggia sul legno a ricoprire il lume della buca, e il panno verde brillante. Alcuni modelli, a causa delle dimensioni ridotte delle buche, hanno un punto di raccolta in metallo per raccogliere più bilie alla volta.

Il biliardo da casa o trasformabile è un tavolo adatto per tenere in casa, trasformabile in tavola da pranzo mettendovi sopra dei pannelli in legno o in altro materiale. Non ha dimensioni specifiche e al posto dell'ardesia viene usato il legno. Non si usa professionalmente per disputare partite vere di biliardo, ma è solo un tavolo di bassa qualità, adatto per lo svago.

A seconda del tipo di gioco, le biglie possono essere colpite con le stecche, di vario materiale (al tradizionale legno, oggi sono affiancati e preferiti materiali quali le leghe metalliche a base di alluminio o la fibra di carbonio e il kevlar) o, in una particolare specialità, lanciate dalla mano.

I giocatori per il rispetto delle regole e il conteggio dei punti possono avvalersi dell'arbitraggio di un giudice che deve sempre essere presente in competizioni ufficiali. I giocatori possono utilizzare un supporto particolare (rest o rastrello) per appoggiare la punta della stecca in condizioni poco favorevoli al posizionamento della mano d'appoggio. Per evitare di colpire malamente la biglia con la punta della stecca (di qui i due termini utilizzati nel linguaggio comune steccacciare e, più diffuso, steccare ossia sbagliare il tiro) e avere un impatto preciso e corretto tra la punta della stecca la cui estremità e costituita da un cappuccio di cuoio morbido (detto 'girello') si utilizza del gesso che impregnando il cuoio lo rende non scivoloso.

L'uso del girello consente di colpire con precisione e forza la biglia battente all'esterno del punto mediano fornendo così alla biglia una rotazione che è in grado di alterare: la propria traiettoria (angolo di impatto e di uscita) quando viene a contatto con il panno della sponda del tavolo oppure trasferire una parte di rotazione alla bilia colpita per meglio ottenere il risultato voluto.

Al biliardo possono essere giocati molti giochi a seconda del tipo di biliardo, del numero di biglie e/o birilli, delle regole e del conteggio dei punti e dello scopo finale.

Sul tavolo da biliardo americano, pool o palla 8 vengono collocate 15 palle colorate e numderate più la bianca. La metà di loro è di un colore e l’altra metà di vari colori o a righe. La palla numero 8 è quella nera.

Lo scopo del gioco del biliardo da pool è introdurre tutte le sfere a strisce (bande) o sfere macchiate (punti) nelle buche e quando tutte le sfere di uno o dell'altro colore sono state introdotte nelle buche, introdurre la sfera nera nella buca opposta all'ultima sfera introdotta, a meno che questa buca non corrisponda all'altro giocatore, nella linea che passa per il punto centrale del tavolo da biliardo.

La sfera introdotta per prima in una buca (oltre alla nera) definisce i colori per quel giocatore. Le altre sfere corrispondono all'avversario.

Il giocatore continua con il suo turno sempre che introduca le sue sfere. Quando manca un colpo, è il turno dell'avversario.

La prima sfera da colpire deve essere sempre sua, altrimenti è errore. Allo stesso modo si commettono errori se la sfera di indicazione non tocca qualunque altra sfera, se la sfera di indicazione è introdotta in una buca e se una sfera dell'avversario è introdotta in una buca.

Dopo un errore l'avversario ha almeno due colpi, a meno che nel suo primo colpo non commetta un errore.

Un giocatore perde il gioco del biliardo americano se introduce la sfera nera senza aver introdotto tutte le sue sfere, o se la sfera nera è introdotta in una buca non valida.

Una espressione, ormai comune nel linguaggio popolare, mutuata dall'ambiente del biliardo con la stecca è la frase "calma e gesso"; con questa si usa indicare che durante una partita è necessario tenere sotto controllo la tensione nervosa, ma anche che, prima di agire, è necessario assicurarsi di aver correttamente preparato lo strumento di gioco.

Si usa anche l'espressione "giocare di sponda", quando si utilizza un compagno o un appoggio in genere per superare un ostacolo.

Altre frasi mutuate dal gioco del biliardo sono: "fare filotto"; "prendere una stecca"; "mandare in buca".





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