IL VALZER



Diffuso inizialmente in Austria e nel sud della Germania, il valzer conquistò ben presto gran parte dell'Europa: dalla Francia (dove fu introdotto da Maria Antonietta) alla Russia, dall'Italia all'Inghilterra, diventando una danza internazionale. Il successo fu dovuto non solo al carattere fluente e orecchiabile della musica ma anche al fatto che per la prima volta la coppia di ballerini danzava abbracciata.
La parola Valzer deriva dalla parola tedesca Walzen che significa rotolare, girare. La danza di ritmo ternario con andamento variabile, che si balla in coppia, è nata in Austria e Germania verso la fine del Settecento e poi si è diffusa in tutta Europa.
In Inghilterra, conservatrice e moralista, però, il valzer è stato accettato molto più lentamente. Addirittura, dopo una festa a Londra nel 1800, un giornale scrisse:"Abbiamo rilevato con dolore che il ballo indecente straniero denominato waltz è stato introdotto (crediamo per la prima volta) alla corte inglese".
In America il valzer approdò a Boston dove venne accolto con contrastanti giudici, ma da metà del XIX secolo il valzer si è legato saldamente alla società romana infatti fu in America che nacque "il Valzer Lento".
Il nome con cui il valzer "rallentato" debuttò sulla scena americana fu Boston ed Hesitation. Scomparvero con la prima guerra mondiale ma gettarono le basi dello stile inglese ed internazionali che ancora oggi si balla.
Per questo motivo il Valzer Lento è anche noto con il nome di Valzer Inglese, in contrapposizione di quello originale, più veloce, chiamato Valzer viennese,

Nel 1804, ai suoi esordi, il Valzer Viennese veniva percepito come un ballo scandaloso. Una cronaca dell'epoca descriveva una coppia che danzava il Valzer definendola in un "atteggiamento sconvenientissimo".
Con la Rivoluzione Francese parecchi monasteri e chiese vennero trasformati dai contadini in sale da ballo. Nemmeno la restaurazione dei vecchi regimi riuscì a fermare lo sviluppo del Valzer Viennese, re e regine ne furono conquistati e lo portarono nelle loro corti.
La famiglia Strauss diventa la regina del Valzer in tutta Europa, spingendo la propria fama fino in America. Il periodo di massimo splendore del Valzer come ballo si ebbe con Strauss-figlio, Johann per l'appunto, Questi, da grande e raffinato artista qual era, si propose di adattare la musica del Valzer ai valori modani del suo tempo.

E' sintomatica la vicenda relativa al capolavoro di Johann Strauss An der schonen blauen Donau (Il bel Danubio blu), il piu’ affascinante e il piu’ famoso dei 170 valzer da lui scritti. Quando nel 1867 usci’ tale opera, nel mondo viennese del ballo l'accoglienza fu tiepida, in quanto si trattava di un valzer da concerto, difficile da ballare come tutte le solenni melodie caratterizzate da pause numerose e lunghe introduzioni. Nello stesso anno, alla Esposizione Universale di Parigi, questo pezzo riscosse un successo inimmaginabile: fu presentato, accolto e promosso come il valzer piu’ bello di tutti i tempi. Da quel momento divento’ il simbolo stesso del Valzer.

A Boston nel 1872 "fu eseguito con un'orchestra di 1.087 strumenti, un coro di 20.000 voci, 200 direttori d'orchestra e un pubblico di 100.000 persone".



Attraverso i decenni, il Valzer Viennese ha mantenuto le sue caratteristiche fondamentali ed e’ riuscito a sopravvivere non solo a due guerre mondiali, ma alle grandi rivoluzioni che nel corso del XX secolo si sono verificate nel mondo delle danze. Il maestro Alex Moore lo definiva ai suoi tempi "uno dei balli piu’ attraenti", presente in tutte le gare anche quando queste non erano regolamentate in maniera uniforme. La "musica ispirata" rendeva questo ballo "gradevole da ammirare".
Nel corso degli anni, a fronte del successo sempre crescente del Valzer, diversi furono, nei vari paesi, i tentativi di contaminazione o di imitazione di tale ballo:

Valzer scozzese (GERMANIA): un misto di valzer a due passi e giri tipici del viennese.
Boston (USA): valzer moderato, caratterizzato da giri e da passi avanti e dietro.
Valzer musette (PARIGI): valzer a contenuto sociale. Con accompagnamento di fisarmonica, si cantavano la tragedie umane delle metropoli di inizio secolo (1900).
Waltzer a due tempi (Russia): consta di due passi. Il primo e’ strisciato e si esegue sui primi due battiti (lento); l'altro e’ scacciato e si balla sul terzo battito.
Waltzer saltato: si esegue saltando alternativamente su ciascuno dei piedi. Il cavaliere parte col sinistro.
Waltzer Louis XV: si tratta di un mix tra valzer e minuetto.

Nel secolo XX il valzer viennese sopravvisse nelle opere di compositori come Franz Lehar e Robert Stolz, ma anche i compositori espressionisti e pre-espressionisti di area germanica - da Gustav Mahler a Richard Strauss e Alban Berg - lo utilizzarono largamente, sia pure con uno spirito nuovo, caustico e dissacratorio.

Il valzer fu usato anche nella musica jazz. Uno dei principali esponenti fu Bill Evans che spesso utilizzava il tempo 3/4 o anche il 5/4 nelle sue improvvisazioni. Non è possibile non citare il tipico valzer romagnolo (famosi sono quelli di Secondo Casadei) che si balla ancora oggi nelle balere.

Oggi il valzer è un ballo, anche in ambito popolare, eseguito con poche varianti in tutti i repertori e accompagnato con strumenti tradizionali come l'organetto, la fisarmonica, il piffero e la cornamusa.

Tipici della tradizione francese sono i valzer impari, possono essere a cinque, otto e undici tempi. Per ottenere queste combinazioni di tempi uniscono a uno o più passi di valzer (tre tempi) un passo di marcia (due tempi), così un passo di valzer+uno di marcia danno il valzer a cinque tempi; due passi di valzer+uno di marcia quello a otto tempi, che avendo un numero di appoggi pari, ha la caratteristica, forse unica nei balli di coppia, di partire sempre con lo stesso piede; tre passi di valzer+uno di marcia quello a undici tempi.

Valzer Musette deriva da Musette, strumento musicale simile ad una cornamusa. Musetta è una danza pastorale di ritmo ternario o binario diffusa in Francia. Agli inizi del '900 fu principalmente la fisarmonica con la caratteristica timbrica di un registro che produce un suono struggente e brillante a rendere popolare il "Valzer Musette". Inizialmente venne usata per accompagnare i famosi chansonnier Charles Trenet, Edith Piaf, Georges Brassan, Jaques Brel. Molti fisarmonicisti francesi e non solo: Louis Ferrari, Yvette Horner, Marcel Azzolla, Richard Galliano, contribuirono al successo con le loro interpretazioni e improvvisazioni su temi prettamente strumentali, sincopati e con armonie moderne, eseguiti con swing che è un ingrediente jazzistico.

Nell'anno 1973 venne pubblicata in Italia dalle Edizioni Musicali Farfisa la raccolta "5 Valzer Musette" di Italo Salizzato e dedicati ad altrettanti famosi fisarmonicisti italiani: Gervasio Marcosignori, Barimar, Wolmer Beltrami, Peppino Principe, Elio Boschello.

Dalla fusione con valzer europei nacque in Argentina uno stile particolare (in 3/4 anziché 2/4), il tango vals o "valsesito criollo" con numerosi titoli celebri quali "Salud, dinero y amor", "Caserón de tejas", "Amor y Celos", "Desde el Alma", "Soñar y nada más", "La Tapera" e molti altri.

In generale un valsesito criollo viene eseguito con gli strumenti tipici delle formazioni di tango e può avere uno o più vocalisti, ed è caratterizzato da un tempo più lento e armonico del tango, molto simile al valzer viennese e, come questo, si balla in tre tempi.

Sono molti i nomi, soprattutto di origine italiana, di compositori di tango vals quali Juan D'Arienzo, Rosita Melo, Francisco Canaro, Osvaldo Donato.




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