MATRIMONI NEL MONDO



Tante le tradizioni legate al rito del matrimonio nel mondo, influenzate dalla religione, dalle usanze popolari e profondamente influenzate dagli usi, dai costumi e dalla civiltà delle diverse popolazioni.

Il rituale indiano, che celebra il matrimonio, inizia il giorno prima, quando i piedi e le mani della sposa vengono dipinti con l’henné con una tecnica chiamata “Mehndi”: è una cerimonia a cui partecipano anche le amiche della sposa e le donne vicine alla famiglia, con i loro canti di buon augurio. La mattina del grande giorno, gli sposi vengono massaggiati con unguenti profumati e detersi al canto di mantra propiziatori.

Un grande gazebo viene decorato con fiori e sotto il quale viene acceso un fuoco a testimoniare i voti degli sposi. I riti vengono presieduti dal sacerdote bramino, il quale lega un lembo del Sari della sposa alla camicia dello sposo con un nodo a simboleggiare la loro unione. A questo punto gli sposi, dopo essersi scambiati anelli e ghirlande, si prendono per mano e camminano tre volte intorno al fuoco sacro, recitando inni vedici per la prosperità, la fortuna e la fedeltà della coppia.

Al termine del rituale, si toccano all’altezza del cuore pregando per l’unione delle loro menti e dei loro cuori. Divenuti marito e moglie, lo sposo pone una polvere rossa sui capelli della sposa come simbolo della sua nuova condizione di donna sposata. Una volta conclusa la cerimonia, gli sposi raggiungono la loro casa, conservando in un braciere il fuoco sacro del matrimonio che dovranno tenere costantemente vivo.

I matrimoni tradizionali in Giappone si celebrano secondo il rito shintoista, forma religiosa locale e parte integrante della cultura giapponese, e sono molto suggestivi.

Avvengono nei periodi dell’anno considerati più propizi e, generalmente, la cerimonia si svolge nei santuari shintoisti («jin-ga», residenza degli dei). Il rito è officiato da un sacerdote che indossa i capi tradizionali: una veste bianca, un cappello chiamato eboshi e uno scettro, lo shaku. La sposa può indossare il tradizionale abito bianco, oppure un colorato kimono ricamato, portando sul capo un panno bianco, che rappresenta la sua intenzione a non essere gelosa. Lo sposo, invece, indossa un kimono da cerimonia.

Prima di dare avvio alla celebrazione, sia la coppia che tutti i partecipanti alla cerimonia, devono compiere il rito della purificazione, intingendosi con l’acqua che sgorga dalle fontane poste all’ingresso di ogni tempio. Essendo il matrimonio un momento molto intimo, possono parteciparvi soltanto i familiari degli sposi, i parenti più stretti e i testimoni.

Durante la cerimonia, gli sposi sono invitati a bere tre piccoli sorsi di sakè da tre tazze di differenti dimensioni, generalmente poste sull’altare insieme a frutta, sale e riso. Per concludere la celebrazione, lo sposo recita un giuramento di fedeltà ed obbedienza, che condividerà anche la sposa.

Per i Masai, popolo di guerrieri che vive fra il Kenya e la Tanzania, è il padre della sposa che decide il matrimonio al momento della nascita della piccola. Il matrimonio si terrà quando il futuro marito avrà raggiunto i trent’anni e avrà dimostrato alla famiglia della sposa di possedere la quantità di bestiame necessaria per poter mantenere la sua famiglia.

Il giorno delle nozze la futura sposa si sottopone ad un lungo rito di vestizione nella casa della propria famiglia, dove le donne la circondano e la ricoprono di teli colorati dentro i quali viene avvolta, mentre seduta sul letto si lascia adornare con gioielli, prevalentemente di colore bianco.

Appena pronta, le viene posta dell’erba dentro le scarpe e poi, con in mano il fimbo (bastone per accudire alle mandrie), lascia la casa del padre che le da la sua benedizione versandole un sorso di latte sul collo.

Si avvia, così, verso la casa dello sposo, il quale la sta aspettando cucinando carne di capra alla brace, mentre alcune donne anziane preparano un chapati fatto con farina e uova di struzzo. Lo sposo le porge una zucca scavata contenente del latte acido, lei ne beve un sorso per prima e poi lo offre ai bambini che le si avvicinano, celebrando il momento più importante della cerimonia.

In Thailandia il matrimonio è celebrato da un gruppo di monaci, di solito tre o nove, che recitano dei canti per benedire l’unione. Lo sposo indossa un tradizionale abito bianco, mentre la sposa il tipico abito nuziale thai ed entrambi portano un nastro che unisce il capo dello sposo a quello della sposa.

Durante la cerimonia tradizionale, gli sposi devono attraversare due porte, una d’oro e una d’argento, situate sulla strada che conduce a casa della sposa. Al termine della celebrazione si applica dell’incenso in polvere sulla fronte degli sposi e viene versata acqua benedetta sulle mani della coppia, prima da parte dell’anziano del villaggio e poi, uno ad uno, da parte di tutti gli ospiti.



In Indonesia la cerimonia coinvolge tutti gli abitanti e i festeggiamenti  si svolgono in una tipica villa balinese, decorata con fiori, foglie di palma, fiaccole e torce. Gli sposi si preparano al matrimonio con un vero e proprio rito che comprende il trucco e la vestizione: tradizione vuole, infatti, che indossino sgargianti abiti e monili balinesi, tra cui un bellissimo diadema per la sposa.

Durante il rito gli sposi si siedono di fronte ad un altare su cui sono state poste le offerte per le divinità. Il rito comincia con il suono di un campanellino, che il sacerdote fa vibrare per ottenere l’attenzione generale; dopodiché, egli pone fra le mani giunte degli sposi un piccolo fiore bianco, simbolo di purezza.

Secondo la religione buddista il matrimonio non è necessario; la coppia può unirsi con rito civile  e stare insieme. Coloro che vogliono sposarsi possono farlo, magari per rendere partecipi parenti e amici. Si comincia recitando il capitolo Hoben e il Jgage, poi qualche minuto di Daimoku. In seguito gli sposi e i testimoni bevono tre sorsi di sakè da tre tazze, che significano le tre esistenze di passato, presente e futuro; poi i presenti esprimono i loro sentimenti liberamente o leggendo qualche brano e fanno gli auguri agli sposi. La cerimonia finisce con la lettura di tre Daimoku.

Secondo il rito musulmano, il Matrimonio è un vero e proprio contratto, tanto che viene fissata una somma che lo Sposo dovrà consegnare alla famiglia di lei in caso di divorzio: egli, infatti, secondo la religione islamica, può contrarre Matrimonio con più ragazze, fino ad un massimo di quattro mogli. Ci si sposa giovanissimi e con rito civile, con molto riserbo. Anche i preti islamici possono sposarsi e avere figli. Il Matrimonio musulmano è molto suggestivo, soprattutto per lo sfarzo delle vesti della Sposa, in cui il colore predominante è il rosso. La Sposa, adorna di gioielli d'oro massiccio e agghindata con tatuaggi all'hennè su mani e braccia, si recherà, al termine della Cerimonia, nella dimora dello Sposo, dove consumeranno insieme latte e datteri. I festeggiamenti, poi, andranno avanti anche per diversi giorni.

Nella società induista il matrimonio è un'iniziazione, un passaggio dalla giovinezza alla vita di coppia. È importante che si svolga in un momento astrologicamente favorevole, infatti la data delle nozze è scelta dal sacerdote, il guru, che vaglia la posizione degli astri decidendo perfino il minuto in cui celebrare lo sposalizio. La sera prima delle nozze, la sposa organizza il Mehndi, una festa a cui partecipano le amiche più care e le donne più vicine alle famiglie: tutte si decorano mani e piedi con tatuaggi all'Henné. La mattina del grande giorno, gli sposi vengono massaggiati con unguenti profumati e detersi al canto di mantra propiziatori. Lo sposo arriva alla cerimonia accompagnato da familiari e amici e sono accolti dagli invitati della sposa. Il rito nuziale è celebrato da un monaco su un altare protetto da un baldacchino decorato di fiori. Quando gli sposi vengono dichiarati marito e moglie, gli ospiti lanciano una pioggia profumata di petali. Iniziano quindi i festeggiamenti con musica, danze e la speziatissima cucina indiana.

Afghanistan: qui il matrimonio, unione di due persone, si festeggia con moglie e marito separati. Anche gli invitati sono divisi tra uomini e donne. I regali vengono fatti dagli sposi agli invitati.
Cina: durante il giorno del matrimonio, la sposa non può né parlare né mangiare. Il suo vestito non sarà bianco, colore associato al lutto.
Corea del Sud: i matrimoni si celebrano nei parchi, con il marito che arriva a cavallo e la sposa su una poltrona, coperta di veli per essere al riparo da sguardi indiscreti.
Finlandia: qui è possibile sposarsi in una chiesa di ghiaccio, costruita ogni anno in dicembre e destinata a sciogliersi in aprile. Al matrimonio è possibile giungere in chiesa con slitte, cavalli o renne.
Grecia: il matrimonio con rito ortodosso, la cui cerimonia è ricca di simbolismo, viene visto come unione di due anime, più che come contratto tra due persone. Per questo, la cerimonia non prevede lo scambio dei voti nuziali: gli sposi arrivano in chiesa portando delle candele bianche e, sull’altare, uniscono le proprie mani per consacrare il loro legame.
Iran: dopo la cerimonia gli sposi, seduti su un trono, vengono fatti specchiare per la prima volta insieme, in un grande specchio sollevato dagli invitati.
Maldive: qui vige una curiosa legge secondo la quale una donna può divorziare e risposarsi con la stessa persona più volte. Dopo il terzo matrimonio con la stessa persona, però, la donna può risposarsi solo con un uomo diverso.
Mongolia: la cerimonia avviene in giorni di luna crescente, ma solo se non piove. Lo sposo regala alla moglie un baule con del cibo, uno con biancheria e un ombrello, segno di protezione.
Polinesia: la celebrazione del matrimonio, che prevede mesi di preparazione, vede i giovani del posto prendersi cura della coppia, seguendo riti della tradizione regale (massaggi, body-painting). Vestiti poi con il tipico pareo, gli sposi vengono condotti di fronte al capo della comunità, che pronuncia le preghiere e gli incantesimi di buon auspicio.
Russia: la cerimonia, in sé, è molto simile alla nostra ma la tradizione del matrimonio prevede che la sposa vesta di blu e che, durante la celebrazione, sia lei che il marito tengano in mano delle candele. Il bouquet, poi, può essere lanciato alle amiche della sposa al momento del sì.
Stati Uniti: i matrimoni negli USA possono essere di vario genere e rispecchiano usanze e tradizioni differenti. Las Vegas, per esempio, è nota per consentire di organizzare i matrimoni in poco tempo e con pochi soldi. A New Orleans, invece, le nozze si festeggiano con musiche, danze e due torte, una per gli invitati e l’altra che contiene 10 oggetti nascosti, che le amiche nubili dovranno estrarre alla cieca: chi troverà due anelli si sposerà al più presto mentre, chi trova un ditale rimarrà zitella.



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