LA BANDIERA EUROPEA



« Sullo sfondo blu del cielo, una corona di dodici stelle dorate rappresenta l'unione dei popoli europei. Il numero delle stelle, invariabile, è simbolo di perfezione e unità. L'emblema è costituito da una bandiera blu di forma rettangolare, la cui base (il battente della bandiera) ha una lunghezza pari a una volta e mezza quella dell'altezza (il ghindante della bandiera). Dodici stelle dorate sono allineate ad intervalli regolari lungo un cerchio ideale il cui centro è situato nel punto d'incontro delle diagonali del rettangolo. Il raggio del cerchio è pari a un terzo dell'altezza del ghindante. Ogni stella ha cinque punte ed è iscritta a sua volta in un cerchio ideale, il cui raggio è pari a 1/18 dell'altezza del ghindante. Tutte le stelle sono disposte verticalmente, cioè con una punta rivolta verso l'alto e due punte appoggiate direttamente su una linea retta immaginaria perpendicolare all'asta. Le stelle sono disposte come le ore sul quadrante di un orologio e il loro numero è invariabile. »
(Unione europea)

Anche se la bandiera viene comunemente associata all'Unione europea venne inizialmente adottata dal Consiglio d'Europa ed è pensata per rappresentare l'intera Europa geografica e non una particolare organizzazione come la stessa Unione europea o il Consiglio d'Europa. Le stelle sono rappresentate con una punta verso l'alto.

La bandiera venne ufficialmente adottata dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, approvando la formale proposta dell'araldo capo irlandese Gerard Slevin, il 25 ottobre 1955 e dal Comitato dei Ministri a Parigi l'8 dicembre dello stesso anno.

I capi di Stato e di governo della Comunità europea nel giugno 1985 a Milano decisero, col beneplacito del Consiglio d'Europa, che la bandiera europea fosse emblema ufficiale anche della CEE.

Infine l'Unione europea, istituita con il trattato di Maastricht nel 1992 dai medesimi membri della Comunità europea, adottò contestualmente anch'essa la bandiera europea con le dodici stelle dorate su campo blu.

Da allora la bandiera rappresenta congiuntamente sia il Consiglio d'Europa, che l'Unione europea.

La scelta della bandiera è il risultato di una lunga ed elaborata discussione che ebbe luogo presso il Consiglio d'Europa nella prima metà degli anni cinquanta ed il numero di stelle non è correlato al numero di stati membri, infatti le 12 stelle sono state interpretate come un simbolo antico di armonia e solidarietà a indicare, appunto, l'armonia e la solidarietà che dovrebbero caratterizzare i rapporti tra i Paesi europei.

La cronistoria della scelta della bandiera europea ha inizio con la fondazione stessa del Consiglio d'Europa, istituito nel 1949 e che già nel 1950 attivò un proprio comitato per valutare il processo di selezione di una bandiera europea.

Vennero presentate molte proposte, tra cui anche quella del politico austriaco e fondatore nel 1922 dell'Unione Paneuropea, il conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, contenente una croce rossa dentro un cerchio giallo su drappo blu, ma che non fu accolta per il riferimento cristiano non coerente con la partecipazione al Consiglio d'Europa di un paese membro di predominante fede musulmana, quale la Turchia. Il francese Robert Bichet propose una bandiera bianca con quindici stelle verdi, quanti erano i membri dell'organizzazione in quel momento. Un'altra proposta fu quella del Movimento Federalista Europeo che propose la propria bandiera consistente in un'ampia E verde che copriva l'intero rettangolo del vessillo, lasciando in bianco la parte tra le aste orizzontali. Parecchie furono comunque le bozze con predominanza del blu e con simbologia circolare, comprese alcune proposte di Hanno F. Konopath, membro amburghese dell'organizzazione Europa Union, autore tra gli altri di due bozzetti depositati nel 1952 al Consiglio d'Europa e perfettamente analoghi alla bandiera poi scelta, salvo avere in un caso 11 e nell'altro 15 stelle d'oro su campo blu. Medesimo motivo stilistico era prevalente nei molti bozzetti (almeno 21 sono documentati) presentati da Arsène Heitz, bozzettista che lavorava presso l'ufficio postale del Consiglio d'Europa, tra i quali meritano menzione varie versioni di bandiera con campo blu e cerchio di stelle (d'oro o bianco-rosse) in numero variabile (ma di solito 14) più una singola stella di medesimo colore posta al centro del cerchio di stelle. E vi fu anche la proposta di Carl Weidl-Raymon di una singola larga stella d'oro su drappo blu, gradita anche dal Paul M. G. Lévy, belga ed allora direttore dell'ufficio per l'informazione e la stampa del Consiglio d'Europa, che fu scartata perché troppo simile alla bandiera del Congo.

Il 25 settembre 1953 il comitato consultivo adottò quale proposta di bandiera da proporre ai rappresentanti dei governi il vessillo con 15 stelle dorate disposte in cerchio su campo blu, con la seguente testuale risoluzione: (in francese) "L'Assemblée décide de prendre pour emblème le drapeau d'azur à quinze étoiles d'or disposées en cercle (d'azur à cercle composé d'étoiles d'or à cinq raies dont les pointes ne se touchent pas)". Résolution 41(1) relative au choix d'un emblème de l'Assemblée consultative du Conseil de l'Europe (25 septembre 1953). Cette résolution a été adoptée par l'Assemblée au cours de sa 23e séance, le 25 septembre 1953 (voir Doc. 198, rapport de la commission du Règlement et des Prérogatives). La bandiera fu formalmente presentata alla stampa a Strasburgo il 26 settembre da François de Menthon, presidente del comitato consultivo del Consiglio d'Europa.

La scelta del numero non soddisfaceva però la Germania in quanto uno dei 15 membri dell'organizzazione nel 1953 era il territorio della Saar (membro associato), non ancora reso dai francesi alla Germania ed il cui status era ancora sotto discussione. L'ipotesi di 14 stelle fu bocciata per analoghi motivi avanzati da parte francese ed il numero di tredici fu scartato anche per ragioni di superstizione, visto che è inteso negativamente in vari paesi europei.

I rappresentanti dei governi decisero pertanto di istituire un comitato congiunto con l'assemblea parlamentare e chiesero all'Assemblea di sospendere l'uso di un vessillo fino ad una formale adozione della bandiera.

Il comitato congiunto creò il 19 maggio 1954 una minicommissione di tre propri membri (compreso Bichet) e tre esperti di araldica (compreso l'araldo irlandese Slevin) per studiare e dirimere la questione. La commissione propose una bandiera azzurra con otto anelli d'argento intrecciati in cerchio, che fu scartata per una certa similitudine con la plancia girevole del telefono in uso in quegli anni e con il vessillo olimpico.

Nel gennaio 1955 il Segretariato Generale del Consiglio d'Europa organizzò allora per i rappresentanti dei governi una rassegna dei numerosi progetti presentati, al termine della quale il campo si ridusse a sole due proposte, ossia a quella del diplomatico, storico e pacifista spagnolo Salvador de Madariaga, cofondatore in Belgio del Collegio d'Europa, il quale propose una costellazione di stelle (posizionate conformemente alla posizione geografica delle capitali europee, con una stella più grande per Strasburgo, sede del Consiglio d'Europa) su un fondo blu e a quella del francese Arsène Heitz, che sottopose una ventina di disegni, tra cui anche la corona di quattordici stelle d'oro su drappo blu con una stella d'oro al centro, che venne posta a giudizio in quel contesto.



Il 25 ottobre del 1955 l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, considerate opinioni e riserve espresse, favorì il disegno di Heitz, ma scelse di apporre dodici stelle sul drappo blu e raccomandò che i rappresentanti dei governi l'adottassero, cosa che gli Stati allora membri (Belgio, Danimarca, Francia, Germania fed., Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Turchia) fecero l'8 dicembre 1955 con il seguente testo:

« Against the blue sky of the Western world, the stars represent the peoples of Europe in a circle, a symbol of unity. Their number shall be invariably set at twelve, the symbol of completeness and perfection ... just like the twelve signs of the zodiac represent the whole universe, the twelve gold stars stand for all peoples of Europe – including those who cannot as yet take part in building up Europe in unity and peace. »

(Sullo sfondo blu del cielo del Mondo occidentale, le stelle rappresentano i popoli dell'Europa in un cerchio, simbolo di unità… proprio come i dodici segni dello zodiaco rappresentano l'intero universo, le dodici stelle d'oro rappresentano tutti i popoli d'Europa - compresi quelli che non possono ancora partecipare alla costruzione dell'Europa nell'unità e nella pace.)
(Consiglio d'Europa. Parigi, 7-9 dicembre 1955)

Il numero 12 fu scelto quindi come simbolo di perfezione e completezza, mentre il campo blu della bandiera intende richiamare il cielo ponentino scuro dell'occidente (in antitesi al cielo più luminoso del levante orientale).

Terminato questo lungo processo selettivo la foggia della bandiera ottenne finalmente il riconoscimento ufficiale e l'Ufficio d'Informazione e Stampa del Consiglio d'Europa, diretto da Paul M. G. Lévy ne realizzò il modello esatto che rappresenta la fonte storico-giuridica più antica di riferimento per il disegno della bandiera europea. La bandiera fu infine per la prima volta esposta al castello di la Muette a Parigi il 13 dicembre 1955.

La scelta della bandiera ebbe pertanto un percorso molto lungo ed articolato, ma si è soliti attribuire il disegno vincente al disegnatore francese Arsène Heitz (che presentò comunque dozzine di bozzetti) il quale successivamente ne fornì una spiegazione in chiave biblica, facendo riferimento ad un'immagine della devozione alla Madonna propria del dodicesimo capitolo dell'Apocalisse: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle".

Di tale riferimento non c'è però alcuna traccia nei documenti originali degli anni cinquanta e nella raccomandazione dell'Assemblea parlamentare approvata il 25 ottobre 1955 e nella risoluzione approvata dal Consiglio dei ministri a Parigi l'8 dicembre 1955.

Il sito on-line ufficiale dell'Unione europea fornisce un'interpretazione della bandiera nei seguenti termini: "Le 12 stelle in cerchio simboleggiano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d'Europa."

La bandiera europea è di forma rettangolare e di proporzioni 3 per 2, con la lunghezza una volta e mezza l'altezza. Al centro del vessillo di colore blu hanno sede dodici stelle d'oro a 5 punte poste in posizione circolare, ciascuna con la punta rivolta verso l'alto e posizionate come i dodici numeri di un quadrante d'orologio con 12 ore.

La bandiera viene esposta sempre in occasione di interventi pubblici del Presidente in carica del Consiglio Europeo e solitamente si affianca alla bandiera nazionale quando le più alte cariche degli Stati membri dell'Unione Europea hanno incontri politici ufficiali con leader di Stati non membri dell'Unione Europea. Durante il semestre di presidenza dell'Unione i palazzi del governo che detiene la presidenza espongono solitamente anche la bandiera dell'Unione, sebbene nel 2009 durante il turno di presidenza ceca, Václav Klaus, presidente della Repubblica ceca e noto euroscettico (e oppositore delle politiche per la riduzione del riscaldamento globale), si è opposto alla presenza della bandiera europea sulla sua residenza, la quale il 7 gennaio 2009 è stato oggetto di un'ironica azione da parte degli attivisti di Greenpeace i quali vi hanno videoproiettato la bandiera europea.

Durante la presidenza francese dell'UE nel 2008 la torre Eiffel è stata illuminata con i colori della bandiera europea.
Alcuni Stati membri hanno inoltre proprie regole in merito all'esposizione delle bandiere, ad esempio in Italia le bandiere italiana ed europea sono esposte all'ingresso dei palazzi governativi e delle scuole. Secondo i protocolli nazionali più diffusi, quando affiancate, la bandiera europea è esposta a destra della bandiera nazionale dal punto di vista dell'osservatore. Quando la bandiera europea è esposta unitamente a tutte le bandiere degli Stati membri (per esempio alle riunioni del Consiglio Europeo), le bandiere nazionali sono poste in ordine alfabetico (in base al nome espresso nella lingua ufficiale dello Stato ospitante) e la bandiera europea è esposta in testa o all'estrema destra delle bandiere.

L'uso della bandiera europea è lecito anche da parte di privati, purché per obiettivi o attività non incompatibili con i principi e gli scopi dell'Unione europea e del Consiglio d'Europa.

Le bandiere europee vengono esposte nell'Unione Europea anche per le celebrazioni del 9 maggio, festa dell'Unione.

Sono stati illuminati coi colori della bandiera europea la torre Eiffel di Parigi durante la presidenza francese dell'Unione e la ruota panoramica di Londra il 9 maggio 2007; il 9 maggio 2008 la bandiera europea è stata issata anche sul Reichstag di Berlino.

Per celebrare il 30° anniversario della decisione dei leader dell'UE di adottare la bandiera come emblema dell'Unione, i diciannove paesi dell'area dell'euro conieranno una moneta commemorativa speciale. Nell'ambito di un concorso online organizzato nel 2015 dalla Commissione europea, i cittadini e residenti dell'area dell'euro hanno selezionato il progetto grafico creato da Georgios Stamatopoulos, un intagliatore della Banca di Grecia. Le dodici stelle che si trasformano in figure umane rappresentano la nascita di una nuova Europa

Curiosità: le stelle erano inizialmente bianche. Per questo motivo si pensa che il presidente della Commissione,che era ebreo, avesse accettato il simbolo in quanto gli ricordava i colori della bandiera d’Israele. Altra versione vuole che il presidente approvò il simbolo in quanto colse il significato religioso e, in quanto ebreo, era molto legato alla numerologia, in particolare al numero 12.




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