I BOTTI DI CAPODANNO



I botti di capodanno sono una tradizione italiana radicata nel tempo. Esistono diverse tipologie di prodotti, più grandi e più piccoli, ma per tutti occorre prestare la massima prudenza e acquistare soltanto i prodotti autorizzati.

Francesi, inglesi e americani festeggiano l'arrivo dell'anno nuovo con un brindisi per strada o ammirando i fuochi di artificio realizzati da professionisti. Purtroppo in Italia la tradizione dei "botti" resta ancora molto diffusa e difficile da sradicare, anche se diversi comuni hanno espressamente vietato tale pratica.

Finora sono oltre 850, da Nord a Sud, i comuni che hanno proibito i fuochi d'artificio, mortaretti, stelle filanti e altri fuochi pirotecnici. Botti off limits nelle grandi città come Milano (a Settimo Milanese, Magenta e Sesto), Genova, Torino, ma anche ad Ancona, Bari e Cortina d'Ampezzo e non solo.

A Bologna niente botti dal 24 dicembre al 7 gennaio, con maxi multa da 500 euro ai trasgressori. Divieto in vigore anche nel centro storico di Siena, mentre a Firenze il sindaco Nardella ha invitato i cittadini a fare attenzione e ha lanciato un appello a limitarne l'uso.

Ordinanze di divieto anche in Abruzzo, a Pescara e Chieti. Al bando la polvere pirica anche a Bari e nei comuni di Altamura, Gravina di Puglia, Molfetta ed altri. Divieti in vigore anche a Sassari, Viterbo, Lucca, Messina, Reggio Calabria e Cosenza.

Ha fatto notizia il caso di Casamarciano, comune del napoletano, che ha vietato petardi, botti e fuochi pirotecnici. Il sindaco Andrea Manzi ha invitato i cittadini a festeggiare l'avvento del 2016 con lanterne cinesi da far volare un quarto d'ora prima dello scoccare della mezzanotte, già distribuite ai cittadini nella piazza principale del paese la notte di Natale.

I continui aumenti delle polveri sottili e la mancanza di pioggia da settimane sta rendendo l'aria irrespirabile a Napoli e per limitare al minimo l'inquinamento, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Vincenzo Peretti, componente del direttivo regionale del Sole che ride, lanciano una proposta: "Appare inevitabile un'ordinanza che vieti l'uso di botti e fuochi d'artificio nella notte di Capodanno per evitare che l'aria in città diventi irrespirabile creando problemi a chi soffre di asma e di malattie dell'apparato respiratorio e a bambini e anziani».



Tra i botti prodotti completamente illegali sono le bombe carta che ogni anno vengono pubblicizzate con un nome diverso: dal mitico "pallone di Maradona", alla "capata di Zidane", fino al "pallone di Binladen" e il poco ortodosso "Ratzinger", che di solito sono costituite da potenti miscele di polvere esplodente di grosso peso, più rumorose che belle da vedere, o i fuochi pirotecnici di provenienza straniera recentemente sequestrati con nomi di fantasia quali 'Roma', 'Las Vegas','Typhoon', 'Keope', 'Spider'.

Raudi, zeus, magnum, petardi in genere ma anche gli apparentemente innocui fuochi di artificio tipo bengala, tipici botti di Capodanno, cui fino ad un paio di anni fa era consentita la libera vendita, sono diventati esclusiva dei negozi specializzati con licenza di PS. Da tabaccai, giornalai, supermercati presto si avranno soltanto effetti senza botto. Vendita in ogni caso vietata ai minori.

Mentre prima dell'11 settembre del 2011 i manufatti non classificati come prodotti esplodenti potevano essere venduti ai maggiori di 14 anni, con l'entrata in vigore del DM del 9 agosto 2011, da quella data possono essere venduti solo ai maggiorenni: rientrano in questa categoria prodotti del tipo fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, petardini da ballo, bacchette scintillanti e simili trottole, girandole, palline luminose. Più rigorosa è invece la normativa sui cosiddetti artifici pirotecnici scoppianti, crepitanti e fischianti del tipo petardo e razzo. Possono essere venduti esclusivamente ai maggiori di 18 anni e da esercenti muniti di licenza di pubblica sicurezza. Il venditore, inoltre, deve verificare la reale categoria di appartenenza, avvalendosi del fabbricante o dell'importatore.

Le violazioni sono punite con l'arresto fino a 4 mesi e con un'ammenda di 247 euro per quanto riguarda la fabbricazione e vendita di materiali esplodenti senza licenza e con l'arresto da 9 mesi a 3 anni e ammenda di 154 euro per la mancata tenuta del previsto registro delle operazioni giornaliere da parte dell'esercente; infine, arresto fino a 18 mesi e ammenda di 154 euro per acquisto di materiale esplodente senza licenza o cessione di tale materiale a persone prive di licenza.

Il magnum è un artifizio esplosivo, annoverabile nella categoria 2 dei fuochi pirotecnici.
Viene spesso confuso con il simile Mefisto Manna (rispetto al quale è lievemente più debole) a causa della somiglianza d'aspetto. È un petardo di media potenza, tipico dei festeggiamenti di capodanno di molti paesi.

Si presenta con una forma cilindrica, generalmente di colore rosso e della grandezza di una cartuccia di fucile. Eccetto rari casi, il Magnum è composto esteriormente da cartone e da un tappo di argilla che tiene compressa la camera di scoppio; La cosiddetta "testa" del petardo è costituita da una pasta solidificata costituita da un comburente, solitamente solfuri di fosforo, da un ossidante, spesso clorato di potassio con aggiunta di materiale inerte, come polvere di vetro, che aumentando l'attrito, permette l'accensione per sfregamento. All'interno vi è poi una miscela a lenta combustione e quindi la polvere esplosiva vera e propria.

All'interno vi sono circa 0,5 grammi di polvere flash composta da Perclorato di potassio e Alluminio in polvere, con talvolta piccole quantità di zolfo. Questa polvere nella deflagrazione genera pochissimo gas (dato dalla decomposizione del leggero eccesso di perclorato) e l'effetto sonoro è dato dalla rottura istantanea dell'involucro di cartone, operata dall'aumento improvviso della temperatura (alcune migliaia di gradi centigradi) e quindi della istantanea espansione dell'aria interna. Il tutto avviene entro pochi secondi dopo l'accensione della testa.

Il magnum è categorizzato come un artifizio di categoria 2 ed è venduto esclusivamente ai maggiori di anni 18, sia singolarmente che in confezioni di diverse quantità, e in alcuni rari casi anche di diversi colori e composizioni.

A Seguito delle nuove normative in merito alla vendita dei petardi dal 29 Giugno 2017 Questo petardo non sarà più vendibile Legalmente e sarà ammessa la vendita solo della sua controparte dotata di miccia.





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