IL BARBIERE DI SIVIGLIA




Il barbiere di Siviglia è un'opera in due Atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais. Il titolo originale dell'opera era Almaviva, o sia l'inutile precauzione.
Prima di Rossini, Giovanni Paisiello aveva messo in scena il suo Barbiere di Siviglia nel 1782 (dieci anni prima della nascita di Rossini). Con quella stessa opera, Paisiello aveva riscosso uno dei maggiori successi della sua fortunata carriera.
Il precedente successo di Paisiello (uno dei maggiori rappresentanti dell'opera napoletana) faceva sembrare inammissibile che un compositore di ventitre anni - per quanto dotato - osasse sfidarlo.
Rossini in realtà non aveva nessuna responsabilità sulla scelta del soggetto. L'opera fu infatti scelta dall'impresario del teatro Argentina di Roma, il duca Francesco Sforza Cesarini; questi voleva commissionare a Rossini un'opera per l'imminente carnevale.
A quei tempi qualsiasi rappresentazione doveva scontrarsi con le forbici della censura pontificia. Per andare sul sicuro, l'impresario propose come soggetto "Il barbiere di Siviglia", che fu subito approvato dai censori pontifici.

La prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina a Roma e terminò fra i fischi. Il clima generale era di totale boicottaggio, dovuto ai sostenitori della versione dell'opera di Paisiello, favorito anche dall'improvvisa morte dell'impresario del Teatro Argentina.
Già dalla seconda recita, il pubblico acclamò l'opera di Rossini, portandola ad oscurare la precedente versione di Paisiello e diventando una delle opere più rappresentate al mondo.

Il Conte di Almaviva, innamorato di Rosina, ricca protetta di Don Bartolo, cerca di attirare l'attenzione dell'amata con una serenata. Nessuno però si affaccia alla finestra ed allora il Conte si nasconde all'ombra di un portico attendendo una occasione più propizia.
Si ode intanto in lontananza la voce di Figaro, barbiere e "factotum della città" conosciuto e apprezzato in tutta Siviglia. Giunto anch'egli nei pressi della casa di Don Bartolo, deciso a sposare Rosina per incamerarne la dote, incontra il Conte, sua vecchia conoscenza, al quale promette il suo aiuto.
Figaro è conosciuto in casa di Bartolo non solo in veste di barbiere ma anche di speziale. Questo gli permetterà di presentare il Conte a Bartolo senza destare troppi sospetti.
Intanto Rosina appare al balcone: ha con sé un biglietto che vorrebbe gettare all'autore della serenata, ma l'arrivo di Don Bartolo la costringe a non compiere il gesto.
Dopo avere detto a Bartolo che il biglietto contiene le parole dell'aria della "Inutil Precauzione" si fa abilmente sfuggire il biglietto di mano. Il Conte riesce ad acchiapparlo. Il vecchio indispettito esce di casa chiudendo a chiave la porta del balcone e si va ad occupare delle nozze. Intanto il Conte di Almaviva, dopo la lettura del biglietto canta un'altra serenata a Rosina fingendo di chiamarsi Lindoro e di essere uno studente povero, poiché non vuole conquistare Rosina con l'aiuto del titolo nobiliare. Al termine della serenata Figaro propone un piano al Conte per introdursi in casa di Don Bartolo. Egli dovrà travestirsi da militare del reggimento reale e requisirà una camera in casa di Bartolo. Si dovrà inoltre fingere ubriaco per evitare che il vecchio sospettoso lo consideri come rivale nella conquista della ricca pupilla.



Rosina vorrebbe inviare un altro biglietto a Lindoro e chiede l'aiuto di Figaro. Il discorso viene bruscamente interrotto dall'arrivo di Bartolo e del maestro di musica della ragazza, Don Basilio. Bartolo e Basilio si appartano per discutere. Il vecchio vuole affrettare le nozze e allontanare Almaviva da Siviglia. Basilio consiglia di sbarazzarsi del Conte calunniandolo. Poco dopo si allontanano per stendere il contratto nuziale, così Figaro e Rosina possono di nuovo incontrarsi. Il barbiere informa Rosina che Bartolo la vuole sposare l'indomani e che Lindoro vuole incontrarla. Mentre chiede a Rosina di scrivere un biglietto per Lindoro la ragazza estrae una busta contenente il biglietto già vergato e pronto per essere consegnato.
Giunge intanto il vecchio che comincia ad essere molto sospettoso, grazie anche ad alcuni indizi. Si ode bussare alla porta e appare il Conte che mostra il biglietto d'alloggio. Mentre Bartolo protesta Almaviva riesce ad avvicinare Rosina , a confidarle di essere Lindoro ed a passarle un biglietto. Questa manovra viene notata da Bartolo che impone la consegna della scritto nelle sue mani. Nasce un parapiglia nel quale Rosina riesce a sostituire il biglietto amoroso con la lista del bucato. Nel mentre arrivano i gendarmi decisi ad arrestare il commilitone ubriaco. Il Conte mostra una carta all'ufficiale che subito si mette sull'attenti.

Il dottore è sempre più sospettoso. Giunge intanto nuovamente il Conte, questa volta travestito da maestro di musica. Si finge Don Alonzo, allievo di don Basilio, giunto a sostituire il maestro ammalato. Bartolo è diffidente ed allora per conquistare la sua fiducia il Conte mostra a Bartolo il biglietto ricevuto da Rosina, fingendo che sia diretto al Conte d'Almaviva e lo consegna al vecchio affinché lo possa utilizzare per calunniare il rivale. Bartolo si convince e chiama Rosina per la lezione di musica.
Mentre i due innamorati fingono di far lezione giunge Figaro che convince Bartolo a sottoporsi ad una rasatura completa. Con una scusa Figaro intanto riesce a sottrarre la chiave del balcone dal quale Il Conte e Rosina dovranno passare per fuggire durante la notte. All'improvviso giunge don Basilio che, sul punto di scoprire la verità, viene convinto a fingersi malato con una borsa di denaro. Don Bartolo infine si accorge dell'inganno.

Don Bartolo vuole affrettare il più possibile la nozze con Rosina. Chiama Basilio che cerchi un notaio. Intanto mostra a Rosina il biglietto datogli da Lindoro e convince la pupilla che Lindoro non l'ama ma è solo un giovane al servizio del Conte. Rosina si fa convincere e accetta di sposare Bartolo.
Mentre Bartolo esce per chiamare le guardie Figaro e Lindoro riescono ad intrufolarsi in casa del vecchio ed a rivelare a Rosina che Lindoro ed il Conte sono la stessa persona. Mentre i due innamorati cercano di fuggire scoprono che la scala pronta per la fuga è stata tolta. Intanto entrano Don Basilio ed il notaio per la stipula del contratto nuziale. Figaro che non si è perso d'animo presenta i due ragazzi come le persone da unire. Don Basilio è convinto a tacere con un anello in regalo e la minaccia di una pistola.
Quando arriva Don Bartolo con i gendarmi i giovani sono ormai uniti. Il Conte rivela la sua vera identità e per placare la disperazione del vecchio tutore propone di lasciargli in regalo la dote di Rosina. L'opera si chiude tra l'ilarità generale e la contentezza di tutti.






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